giovedì 6 agosto 2020

Gaffeur

Allora... mah, già che ci sono desidero dire due parole di numero sull'ennesima gaffe di un esponente 5 Stelle. Nel caso anzi due esponenti incorrono nell'errore imperdonabile di confondere Libia e Libano nel commentare l'attentato di Beirut e si tratta del sottosegretario agli Esteri e di una parlamentare. Notare che le gaffe ormai proverbiali dei 5S prima che essi fossero al governo con questa maggioranza erano accolte dai media con fischi e lanci di pomodori (in senso figurato) mentre ora esse vengono in qualche modo perdonate o assimilate a peccati veniali, diciamo, "cosucce da niente". Ed invece a mio parere è molto grave che un sottosegretario agli Esteri confonda Libia e Libano, una nozione che uno studente acquisisce in media nella scuola secondaria, ignorata da questi signori che si sono sbagliati esprimendo solidarietà con "i nostri amici libici", quando tutti ma proprio tutti sanno che Beirut è in Libano e non in Libia. Ma se posso fare una digressione ci sono due possibilità escludendo categoricamente che sia una svista come affermano. Ossia, delle due l'una: o il sottosegretario agi Esteri pensa che gli abitanti del Libano si chiamano "libici" ovvero crede che Beirut si trovi in Libia; in ambedue i casi la cosa è grave perché sono due nazioni e una città che sono sui giornali nelle pagine Esteri da decenni! Come può non esserti arrivata a 40 anni di età circa l'informazione che Beirut è in Libano che gli abitanti del Libano in italiano si chiamano libanesi, che il Libano e la Libia sono due nazioni distinte e anche piuttosto distanti sebbene nella stessa area mediterranea, caspita e vuoi fare il sottosegretario al Ministero degli Esteri!? Stesso discorso per la gaffe del Ministro 5S Infrastrutture che credeva poverino in cuor suo che al Brennero avessero fatto un traforo: e vuol fare il ministro delle infrastrutture!? Queste gaffe che continuano a ripetersi e altre ne sentiremo (perché non ti metti a studiare nozioni di scuola secondaria da parlamentare) queste gaffe sono in parte non giustificate ma motivate dall'età di chi vi incorre; infatti se pensiamo a Di Maio che pure è incorso in errori pubblici gravi egli ha soltanto 34 anni ed anche il signore che non saprebbe indicare la Libia su una cartina geografica è nato negli anni '80. E in merito occorre fare un richiamo al fatto che anche chi non sia particolarmente istruito acquisisce certe nozioni nel corso della vita, anche soltanto guardando la tv e nel caso del Libano quando ci fu la guerra in cui andò un contingente italiano, Di Stefano neppure era nato mentre chi aveva vent'anni o più al tempo subì un martellamento mediatico per cui ora a sentire "Beirut" associa immediatamente il Libano e mai si sbaglierebbe con la Libia. Poi c'è il caso dei missili Libici contro l'Italia, metà anni '80 circa e anche per questo valgono medesime valutazioni espresse sopra. Comunque sia, a mio parere queste gaffe, queste gravi lacune che attengono "i fondamentali" che un parlamentare dovrebbe possedere dipendono dal fatto che come si sa i 5S avevano in passato molti consensi ma pochi candidati di spessore; un quadro simile alla prima Lega Nord attorno al 1990 o prima che elesse una giovane, diciamo pure una ragazza, come Irene Pivetti alla presidenza della Camera perché era uno dei pochi laureati fra i propri eletti. Non dico una laurea ma un'istruzione di base devi averla, cacchio, ci sono nozioni di vario livello... se sei un docente universitario di area umanistica certe cose non puoi ignorarle; se sei un giornalista non puoi scrivere qual'è così, con l'apostrofo, la capitale del... è..., i puntini di sospensione sono tre non 10, etc. etc. etc. L'accesso alla scrittura pubblica e alla manifestazione delle proprie idee garantito da Internet ha scombinato un po' tutto e forse certe convenzioni scompariranno, chissà; una questione complessa e articolata che c'entra in parte con il caso Di Stefano. Comunque: questo Governo si insedia con le stigmate dell'ignoranza e delle mezze verità in relazione agli studi compiuti. Non solo con Di Maio anche con il portavoce del premier noto alle cronache per l'orientamento sessuale di cui non ci interessa e per la retribuzione 170mla euro. Ex concorrente della I edizione del Grande Fratello (mi pare) che nel suo c.v. scrive di avere un diploma tecnico commerciale che gli avrebbe consentito di conseguire una (difficilissima, da perderci i capelli in quegli anni) Laurea in ingegneria elettronica a Bologna, ma anche "elettrica" che è un'alta laurea (!), una in "law" (!), di avere come indirizzo "ingegneria gestionale" (che è un'altra laurea anch'essa) e che avrebbe conseguito un master in BA negli USA, una cosa poi smentita proprio questi giorni. In fine, con i 5S si tocca il fondo ma la politica non è un'Accademia: se guardiamo la realtà riminese passata legislatura tre su tre consiglieri regionali non erano in possesso di Laurea, come non è in possesso di Laurea il Presidente della Giunta, come non lo erano tanti parlamentari locali da Pierani per finire con Croatti sebbene ripeto, mio parere, laurea non indispensabile, nozioni di base da tutti condivise se vuoi fare il Ministro sì! 
Manuela Arcuri