sabato 1 agosto 2020

Il Melucci alla Carbonara

E' un paragone ardito mettere sullo stesso piano Goffredo Bettini, plenipotenziario del Pd romano e Maurizio Melucci, art director del Pd, in salsa rosa ma riminese. Il primo si è ridotto a fare l'ideologo di Zingaretti, dimenticando, come l'assistito, le mascherine pagate. La procura della capitale non è come quella "famosa" milanese. Ha sempre smarrito le inchieste nel porto delle nebbie. Vi ricordate la povera Raggi, appena insediata, aveva già ricevuto undici avvisi di garanzia. Sono scomparsi inghiottiti dal governo giallorosso di ..Palamara. Il factotum romano spinge per un accordo totale con gli estratti dalla piattaforma. mentre le poche teste ancora pensanti, rigettano questa turbativa d'asta politica: il Pd in mano al migliore offerente parlamentare. Cosa diversa da quello elettorale, allontanato, come vuole fare il nemico Trump. Il sindaco di Bergamo, un berlusconiano eletto dai piddini, contesta questa visione che propone anche una legge proporzionale, la spinta decisiva per lo "scambismo" partitico. Il potente Bettini vede in Conte la soluzione di tutti i mali. Come fece Melucci, sognando la stessa cosa con Ravaioli. Un abbandono di tutte le speranze della sinistra, per quanto inesistente. Non c'è mai niente di nuovo nella nostra politica d'accatto. Le novità si sputtanano da sole. E' successo con Di Pietro e confermato con i grillini. Non puoi inventare un movimento che utilizza solo rabbia e protesta e ti manda a fanculo. Devi governare, creare, proporre una alternativa credibile e preparare una classe dirigente, senza estrarla dalla sorte decisa con le pizze di Bugani. Un altro sparito nel nulla della provenienza. Il Pd aveva proposto le primarie, diventate una religione democristiana, servivano per scegliere nella perfida unione da Mastella a Bertinotti, una democrazia guidata ma partecipata. I registi delle due città, entrambe con enorme peso curiale e seminarile, devono fare con quello che è rimasto. La Capitale ha quasi assolto la Città di Mezzo che presto potrebbe essere utile, ma i danni della gestione grillina sono troppo evidenti, al punto che nemmeno il Messaggero riesce a celarli. Il Campidoglio ha già avuto sindaci di centrodestra, la differenza è stata solo che gli avvisi di garanzia e sfratto arrivavano quando servivano. Quello di "sinistra" che non stava agli ordini, chiamato Marino ha fatto una brutta fine con le sentenze pilotate. Il terrore delle procure sembra sia il "giusto" processo. Cercano di imbastire subito quello mediatico, letale per gli avversari di governo. Hanno fatto un altro regalo a Salvini, torna il clima del Papeete. Il Truce lo ha annusato e si comporta da martire di un governo di noleggiatori di sbarchi concordati, con virus di sostegno. Un successo clamoroso. Propongo di programmarne uno in piena Notte Rosa sulle spiagge distanziate di Rimini. Il primo ad accogliere i turisti in attesa  con cagnolino e trolley sarà ...