Il segnale lo aveva dato (involontariamente) Papa Francesco, con un'altra intemerata dichiarazione più sandinista che atlantica. La Chiesa sta perdendo credenti e mance. Roma apostolica mostra un deserto di pellegrini, come i nostri weekend. La guerra di Putin ha provocato un miscuglio orrido. Destra di governo che si trova accovacciata nella Nato con il Pd, imprudentemente definito di sinistra, da Repubblica, meno da La Stampa. Il partito democratico sta subendo la scalata del genere predominante da quelle parti, però fortemente minoritario tra gli elettori. Ad ogni elezione ne perdono almeno un milione. Una ragione valida per non farle. Sarebbe anche la fine delle Feste dell'Unità che hanno permesso sostegni milionari, senza l'uso (proibito) dei rubli di Madre Russia. Trivelle e pale sono invece progetti esclusivamente per proteggere l'ambiente marino, con il sostegno verde. Gli ottimisti, a prescindere, dicono che il Partito Democratico, non è scalabile, pur ansimando prima di sparire. Debole, senza leader, zeppo di generi da propaganda arcobaleno. I lavoratori (pensionati) se li dividono i tre sindacati. Uno sarebbe largamente sufficiente. Per prolungare l'agonia elettorale, l'unica scelta è quella di Bonaccini, un funzionario del Partitone. Trovare il Pd, nella guerra di Biden, votante con la destra è l'ultimo atto di una commedia degli inganni. Non si discuteva del pos e del contante, ma di scelte che hanno fatto erigere ed abbattere muri ideologici. Il Riformista, oggi era uno scatenato difensore del "cambiamento" a sinistra. La nostra intelligence giornalistica gioca allo scoperto. La gestione del virus aveva già cambiato gli schieramenti. Draghi è stato il "mescolatore" perfetto. Personaggio che non sarebbe mai entrato nelle Botteghe Oscure, è il punto di riferimento ed ammirazione per il debito provocato. Dove ca..volete andare. Più a destra di così lo vieta la Costituzione. PS La mia Juve è venuta in aiuto. Scenario sperimentato e conclusione già scritta. Vendetela ai ..cinesi, sono esperti in plusvalenze.
massimo lugaresi
