mercoledì 7 dicembre 2022

Finalmente

Finalmente condivido (in pieno) un articolo di Linkiesta. L'antica passione per il calcio, anche nella versione bianconera, ormai simbolo "carcerario", mi consente l'apprezzamento (solo) dell'articolo. La mia lontananza dai generi e soprattutto da personaggi che si propongono di guidare la "loro" sinistra, sono gli stessi alibi convincenti  milioni di persone, in ogni occasione elettorale, a diventare profughi. Gli stregoni delle previsioni, stimano un milione i cittadini che, ad ogni botta elettorale, attraccano su altre sponde. Sembra che il "porto sicuro" sia la piattaforma di Grillo. Con il posto barca danno anche il reddito.Torno sull'ennesimo processo alla Juve. Occorre dire che la mandria dirigenziale, scelta accuratamente da Andrea Agnelli, ha già rivelato tanti segreti, come fossero coperti dalle "prescrizioni" interiste. A proposito invitato (bruscamente) dall'avv. Biagini, leggermente interista come Gnassi, ad indicare quando mai e come, l'allegra brigata neroazzurra avesse goduto di un simile trattamento (privilegiato), gli ricordo il luglio 2011. La procura federale, come successo per la squadra di Aeradria, indicò Inter e Moratti o Moratti e l'Inter "prescritti. Appositamente? Incontrare arbitri in cerca di lavoro, in fondo non è molto grave. La Cassazione invece, non la Gazzetta, ha già (ripetutamente) sentenziato che non è competenza della Procura torinese. Il vero processo è terminato, con la sentenza allegata e ripetuta. Meritata? Ampiamente. Il giornalista definisce "analfabetismo" giudiziario l'insistenza  sul canovaccio che permette a tutti giornali, nel confronto mediatico, di assolvere anche le colpe (politiche) di Letta. Nell'articolo, Cataldo Intrieri, definisce la vicenda il termometro di un paese libero e democratico, misurato attraverso la stampa giudiziaria. Condizione che considera miserevole. Penso (sperimentato) molto peggio. Cita anche due esempi tra i mille e mille possibili. Il primo lo abbiamo analizzato, riguarda la squadra più amata ed odiata d'Italia. Il secondo, preso sempre con le molle dell'Avvenire, riguarda "stranamente" il minuscolo ma grande stato conficcato nel cuore del paese..nostro. La stessa Stampa di Casa Agnelli, si è lanciata in massa su una "modesta" mole finanziaria di presunte irregolarità contabili, tralasciando, volutamente, transazioni e vendite immobiliari londinesi, valutate centinaia di milioni, con la partecipazione pontificia. Calato il silenzio connivente. Rimane una sostanziale e preoccupante differenza: "Tutta" la dirigenza juventina si è dimessa, dopo la contestazione di tre anni di manipolazioni finanziarie. La Chiesa Romana invece è tranquillamente in lite pendente, con quella più Ortodossa che tifa Putin.
PS Credo che la mia riflessione possa passare l'esame dell'amico Biagini.
massimo lugaresi