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Per la fortuna (editoriale) di Dagospia è arrivata l'ondata giudiziaria sulla Juventus. Oramai guerra e Salvini avevano stancato anche la propaganda. Dopo le quattro stagioni è una delle ricorrenze più attese e certe. Premetto che la mia antichissima predilezione per la squadra bianconera è legata ai ricordi di Sivori e lo squadrone, con Stacchini, che da bambino mi portarono a vedere in quel di Bologna. C'era anche la sapiente regia di Boniperti, usata poi come Presidente. Anche allora c'erano gli Agnelli, non i presuntuosi dirigenti che pensavano di saperla guidare meglio di Moggi. Il migliore degli interpreti del calcio moderno e dei diritti televisivi. Lo volevano Inter e Milan, non accontentati, lo hanno distrutto, con la Juve. Gli arbitri, al soldo della squadra, sono risultati innocenti. Scandalo tipicamente italiano. Questo sembra diverso, ma ricorrente. La prima ondata è andata male, tutti "creavano" plusvalenze. Non vale, meglio intercettare..meglio. La combriccola dei divorziati, è cascata dal pero di una incomprensibile leggerezza amministrativa. Non sapevano di essere nel mirino di una procura di casa? A Torino, città granata e ben oltre, fa sempre notizia. Gazzetta e Corriere.. dello Sport, sguazzano in mancanza della nostra nazionale. La sentenza della piazza larga e rivale, è arrivata puntualmente e, devo dire, stancamente. La scenografia è troppo ripetitiva. La lungaggine della giustizia, incentiva il..giustizialismo. Troppo lunga anche per una serie B, sperando di trovare il Rimini. massimo lugaresi