Don Camillo
sabato 10 dicembre 2022
La Lunga Marcia
La pseudo sinistra italiana affronta la sfida più
difficile ed insidiosa degli ultimi 30 anni. Giorgia la insidia sul campo della supposta supremazia culturale
radical-chic, imposta
anche grazie all’immorale abbraccio con la cultura
cattocomunista che ha pervaso il mondo ecclesiale. Il politicamente corretto domina il dibattito
nei salotti buoni, fin dai tempi di Walter Veltroni, l’esteta
del “sogno americano” all’amatriciana, accompagnato dal
faccione furbo e rubicondo di Romano Prodi e di tutta la
bella compagnia di Nomisma. I vari intellettualoidi e
pensatori della italica gauche, parliamo dei Carofiglio, direttori e commentatori dei “giornaloni”, dei Mentana e dei vari conduttori della 7 tv, i Fazio, i
Paoli Mieli, gli habituè delle trasmissioni Rai, di
Bankitalia e Confindustria, benedetti da De Benedetti
e dal nostro Presidente della Repubblica, vedono allargarsi la crepa nella narrazione del pensiero
globalista e massificatorio. Insomma la sabbia di Capalbio
sembra inceppare il meccanismo che finora ha funzionato a dovere, senza il minimo inciampo. Un
meccanismo caro alla nomenclatura e alla casta, grazie ai sorrisi, alle benedizioni e alla compiacenza dei vari
presidenti tecnici, non eletti ma nominati senatori a
vita. La vittoria del centro-destra, la frantumazione della
sinistra e il consolidamento dell’opposizione peronista
rappresentata dai 5 Stelle, aprono la strada alla crescita ed affermazione di una rinata alternativa culturale
moderata. Il modello italiano è pericoloso. Se ne sono
accorti perfino i burocrati e la troika europea e già si notano i
primi sintomi di isteria e le indagini nel Articolo Uno. Il consolidarsi di un fronte
dei Paesi del Mediterraneo o meglio dell’area Sud europea,
può mettere in grave crisi la politica egemonica dei Paesi
del nord a trazione franco-tedesca. I Petitti, Bernabè,
Gnassi, Coop e compagnia avranno un bel daffare per
continuare a gestire il regime in dissolvimento. Puntano tutto su
Bonaccini e ray ban alla Serpico, semprecchè la Elly non
rompa le uova nel paniere. Su tutto e tutti, incombono Renzi e Calenda, seduti con la Curia, lungo il fiume
ad aspettare l’evolversi degli eventi… la lunga marcia è
iniziata.