martedì 8 febbraio 2022

Il Maresi Bifronte

Rimini riesce a fare notizia solo quando si entra nel campo della variegata delinquenza. Potremmo definirci una capitale, termine ormai abusato per i primati delle bugie. Un campo che una volta permetteva ai sindaci l'alibi delle moltitudini di turisti, oggi, tolto il velo dell'ipocrisia, siamo sempre in grado di rimanere ai vertici. Non è per caso che la prima ondata di furbetti del superbonus, difeso da Croatti, si abbatte dalle nostre parti. I vecchi colleghi bancari avevano già previsto la fine di un incitamento a delinquere. Socialmente non ci manca niente, anche se gli sbarchi concordati sono un sostanzioso aiuto. Alle volte occorre aspettare le seconde generazioni. Ci sono migliaia di creditori con prezzi e preventivi gonfiati. La colpa è del gas di Putin. Hanno fatto una retata all'ingrosso. Credo sia solo un primo elenco. Non volevo parlare di questo, lascio il compito al Sindaco di cui ho apprezzato la dura reprimenda ad un governo di scappati (purtroppo) da casa e partito. Bravo Jamil. Lo scostamento da Gnassi deve proseguire, la prossima volta non vi basterà. Moreno Maresi è nell'elite degli avvocati riminesi, ma per arrivare alla difesa, vittoriosa e noiosa del sindaco, è stato sufficiente aspettare. E' entrato in giunta con una delega stupenda. Le polemiche sul ruolo bifronte di difensore di alcuni (presunti) colpevoli di frode, sono infantili. Sono più pertinenti quelle (familiari) di Melucci sulle distonie (?) nell'urbanistica della Nipote. Un atto di accusa che sorprende solo chi non lo conosce. Accusare di incapacita ad affrontare i nodi più importanti della città è vecchia polemica, che dovrebbe toccare, per primo, Gnassi. Il principe della città che ci lascia un teatro, nebbia, monopattini e piantumazioni africane. L'auspicio che la giustizia arrivi rapidamente è come l'augurio di trovare un parcheggio. Chiamami Città, per conto di Melucci, si cimenta in una ardita distinzione tra il ruolo di difensore di un (ancora) presunto colpevole ed il suo ruolo in giunta. Dico, usando la piccola componente di bontà rimasta che fa parte della vecchia usanza di parlare a nuora perchè la suocera (Gnassi) intenda. Altra scontata sentenza, riportata dal sempre informato blog, riguarda il mancato potenziamento ad Alta Velocità, richiesto dalla nostra Confindustria, della tratta Bologna-Rimini. Ulteriore conferma dell'inesistenza della politica locale. Guardate Santi e capite quasi tutto. C'è caso però visti i brillanti risultati, in curva e bilancio, che il Trc venga ampliato fino ad arrivare alla Fiera, devastando il resto della città, come Riccione. Il regalo che i soliti costruttori aspettano. Chiamami Città rappresenta la corrente "comunista" ancora presente. Lo si intuisce dalla striscia pubblicitaria che scorre in alto. Leggendo anche quella capirete la parte che vi manca. 
massimo lugaresi