venerdì 18 febbraio 2022

Silenzio Comunale

Hanno parlato quasi tutti, da Croatti (condivisibile), al solito Barboni vellutato e l'incontenibile Biagini, avvocato e recente sostenitore delle spiagge libere. Non stupisce il "silenzio" comunale. Hanno sempre adottato la strategia vincente di Gnassi. Tenersi alla larga dalle decisioni impopolari per una maggioranza bulgara e soprattutto balneare. I lungomari, secondo il mainstream dilagante, hanno sistemato tutto. E' uscito il testo della "presunta" riforma governativa. Un parto durato 15 anni. Nessuno però (questa volta) sottolinea che l'Europa di Bolkestein ha stravinto, nonostante i bagnini avessero costruito la migliore Nato partitica, come difesa. Il solito processo con i tempi italiani. Le categorie con i "loro" Mussoni, aiutati da protettori e suggeritori, se parlassimo di un derby, avrebbero perso. Posso dire che la previsione, da me scritta e riscritta decine di volte in 15 anni, si è avverata, nel contesto economico e sociale, peggiore. Si è aperta la gara a chi mette la pezza migliore. Più di così Draghi non poteva concedere. Mafie, camorre anche importate, senza evidenti bisogni, sono in marcia per accaparrare zone, magari già di proprietà? Migliaia di famiglie con redditi da Isee sul lastrico? Chi ha investito 500 euro di canone concessorio, verrà equiparato ai pochi che hanno creduto nel turismo balneare? Questo è l'argomento principale. La spiaggia del futuro viene disegnata dalla Frisoni in monopattino? Solo un deciso cambio imprenditoriale può salvare la nostra eccellenza. La politica (questa?) deve completare il quadro e cessare l'utilizzo di bagnini e chioschisti come associazioni votanti. Si chiude un'era, dove tutti facevano così. Salvini e Meloni sulla spiaggia e candidati, sono almeno.. rivedibili. Il Pd mostra il lato peggiore, ma, come nella salita del Quirinale, corre il rischio di vincere. La nostra invidiabile risorsa va a bando. Non è il bar dei Malatesta. Sappiamo che i concorsi fanno parte delle specialità piddine, questa volta però ci giochiamo il futuro. Spero nel Carlino, di solito nelle cose di casa e Palazzo riesce sempre, a pranzo, a mettere la parola fine.
PS Va a finire che parla anche la Sarti.
massimo lugaresi