sabato 12 febbraio 2022

La Marcia della Bolletta

Dopo la farisaica celebrazione del secolo comunista, Nando Piccari, in versione penitente, dovrebbe organizzare una marcia contro la Nato delle bollette. I testimoni  della sinistra si chiamano, oggi, all'ingrosso, piddini. Sono troppo occupati a trovare un segretario che abbia idee e proposte diverse da quelle dell'occupazione di una piattaforma con i Bonafede di un movimento nato come loro acerrimo nemico.  Un secolo è stato sufficiente per collocarli sull'altra sponda. Viene definita atlantica ed è rappresentata dalla migliore figura democratica trovata in America. Ha invitato i cittadini americani ad andare via dall'Ucraina, come ha fatto in Afghanistan. Credo sia pericoloso per la pace mondiale. Ha scatenato però una guerra economica ed una crisi senza precedenti. Vi sembra poco? Per racimolare i milioni di voti già persi, fa il duro con quella faccia un pò così. Tra i due litiganti noi paghiamo bollette stratosferiche. Il podio del giornale più russofobo è sempre occupato da La Stampa. Inflazione ed energia sono un mix micidiale. I sindaci hanno spento prudentemente le luci, tanto a Rimini di notte tutto è tranquillo, come di giorno. Liberati, all'aperto, del bavaglio, rimangono sempre da chiarire i misteri della biennale gestione pandemica. Non trovano più infetti e raffreddati ma i morti salgono. Chiederò all'amico Fabio Lisi come si spiega, senza disturbare Gimbe. Grillo rasenta il patetico e l'accoppiata con Conte ricorda il duo Chiari&Campanini nella fantastica interpretazione dei fratelli De Rege. L’elemento scatenante è stato il vertiginoso aumento del costo dell’energia e delle materie prime facendo decollare l’inflazione al 4%, bastonando l’economia europea e in primis l’Italia. Una congiuntura messa in moto dal duello militare Russia-Stati Uniti sull’ingresso o meno dell’Ucraina nella Nato. Dispiace per i monopattini di giunta e per le pedonalizazioni con i tir che transitano tranquillamente. Molte aziende hanno chiuso luce e battenti. Il governo intepreta il ballo sul Titanic, con Draghi che ha perso perfino il simpatico ghigno del non eletto. Pagheranno anche l'avere costretto il centrodestra a fare i conti con la storia e l'attualità di una aggregazione, numericamente, maggioranza quasi assoluta. Saranno costretti a vincere, nonostante i professionisti della sconfitta concordata. Non li conoscevo da dentro. Ottime individualità, senza una strategia comune. Vanno avanti a spot e litigi. Possono inventare tutti i pronostici cari a Repubblica e Radio Deejay, i voti si muovono sempre dentro quel recinto. Questo governo cadrà quando non ci saranno più raffreddori e gocce al naso, sanità e scuola ritorneranno ai livelli di prima. Ci sono sette milioni di no vax. E'stato un successo il green pass. 
massimo lugaresi