martedì 7 giugno 2022

A Mosca, A Mosca

Il drammatico appello di Salvini per scongiurare il prolungamento del conflitto che "serve" più a Biden che a Putin, è stato accantonato. E' entrato, su richiesta, il Copasir come fosse un terrorista nordista, non un sostenitore del governo. Nessuno ha scomodato l'antiterrorismo quando Gigetto degli Spalti, la più odiosa interpretazione del pulcinella politico, ha portato la sua letterina della pace all'ambasciata russa. Dicono si siano sentite risate in cirillico. A Mosca, a Mosca di Matteo Salvini, con il doveroso commento, in francese, di Letta. Dopo lo "sbaglio" del Papeete, inteso oggi  come uno dei bandi della Bolkestein, doveva rifugiarsi nel silenzio alla Sarti, per almeno un mesetto. A lui però il Carlino avrebbe chiesto una dichiarazione che invece "risparmia" alla cinque stelle misteriosa. Mercenari locali, pronti ad aiutare con i pochi voti rimasti il migliore..richiedente. Hanno compilato le liste di proscrizione tra giornalisti (due), testate (una) e reti televisive (nessuna) che vogliono disperatamente leggere od ascoltare stralci di verità. La propaganda che sembrava stravincere, accuserà la più perfida e meritata sconfitta degli ultimi anni, fatti di ritiri americani e vergogne planetarie. Vogliamo fare un orrido conticino tra chi ha provocato, nel dopoguerra, più vittime innocenti? Salvini (sembra), con il consenso tacito di Draghi abbia incontrato Lavrov. Quando gli hanno detto che fa lo stesso mestiere di Gigetto voleva dimettersi. Secondo la propaganda nostrana, prima della sconfitta di Zelensky, il nostro citofanatore, con il fiuto di un cane segugio, non aveva avvisato Fontana, reduce dall'assoluzione per reati mascherati, mai commessi. Insomma la ricostruzione "ufficiale" di Repubblica era quella di un viaggio solitario. Al momento non si muove nessuna procura, difficile trovare l'atto di accusa. Poi sarebbe un incentivo per andare a votare i referendum. A proposito chi vota No è sempre il Pd. Le ragioni sono comprensibili, contando gli assolti o prescritti. Ho avuto un occasionale colloquio con un vecchio campagno di viaggio, amministrativo. E' rimasto nel Pd, per ragioni familiari, avendo sistemato, nel frattempo, anche due compagne e tre figli. Dicono. Mi ha invece detto che il sindaco Sadegholvaad sta mutando completamente il modus operandi del Principe, ormai un Briatore alla riminese. Poche chiacchiere o sbroccate da Carlino e molti fatti. Mi ha anche sussurrato che dopo nove anni Hera sarà costretta a pulire dalla me..sversata con le acque sempre bianche, il mio Porticciolo. Non so se ci sarò ancora a rompervi le pa..con le mie cazzate. Pur in forte contrasto con la gemellare, quindi mutevole espressione politica, avrebbe il mio voto. L'unico dubbio è che si tratta di votare Pd. Non sono Gigetto.
massimo lugaresi