martedì 7 giugno 2022

Il Fallimento del Voto

L'ultima Speranza del Pd, dettata dal calendario draghiano, è il fallimento del voto domenicale. I cinque referendum nati per contrastare la pallida riforma "Cartabica" che ha mantenuto gli scandalosi aspetti con la scelta di mille nuovi /vecchi sindaci "dovrebbero" consacrare la crisi dei due nemici della propaganda: Lega e 5 Stelle. I grillini di Conte vengono trattati come camerieri del voto. Semplici, spesso incomprensibili portatori di un consenso legato alla loro sopravvivenza. Eppure il nostro infaticabile senatore per caso continua nel copincolla, cambiando allegramente solo il suggeritore. Abbiamo visto anche di peggio, però pensandoci, forse non è vero. Gigetto degli Spalti verrà ricordato (?) come l'espressione dell'opportunismo. In Russia girano già le statuette. I piddini sognano e sperano nel famoso detto qualunquista: piazze vuote ed urne pure. Una perfetta democrazia. Sono attaccati a Draghi, come l'ultimo premier non eletto. In fondo la politica italiana gira sempre attorno ai loro interessi. Putin ha "smanato" l'ultima veglia bellica. Il detentore di tumori e tremolii, con alcune patologie ancora sconosciute in occidente, ha vinto. Brutta gara ma il vincitore c'è. Non è la dondolante e sconcertante espressione del voto all'americana. Personaggio bisognoso di cure e badante o di una Casa Amica invece di quella Ovale. Berlusconi ha trovato un'altra fidanzata che lo accompgna teneramente, come succede a Macron. Il Pd è Letta. L'esito delle urne metterà ulteriormente in crisi un governo "imposto" per la crisi? Lo sconcertante aspetto del parlamento vincolato alle esigenze finanziarie degli onorevoli non credo permetta di andare al voto senza l'avvenuta garanzia pensionistica per la mandria. Casini è a posto da decenni. Nel voto del 12 giugno la Lega e i Cinquestelle "devono" andare male o perfino malissimo. Una profezia preparata come la "vittoria" di Zelensky. Siamo attaccati alla canna di Draghi, l'unico in grado di gestire un governo che permette il commissariamento della nazione. Quando il "bisogno" piddino diventa vitale, anche il voto locale diventa strategico. A proposito sapete chi è lo "scenografo" dei lungomari senza parcheggi ma con palme ed verdure sconosciute? Il misterioso ma strategico Ermeti, l'albergatore urbanistico insediato (misteriosamente) da Gnassi, (sembra) mantenuto forzatamente dal Successore. Misteri buffi come quelli che girano attorno ai "vincenti" la Lotteria della Questura. Come faranno a "ristorare" una cifra esagerata per un manufatto da demolire? Hanno rivalutato, come il rublo, la moneta corrente (ancora) in città: mattone&monopattino.
massimo lugaresi