mercoledì 15 giugno 2022

Campo Largo

Il Campo Largo da Conte a Di Battista, fermandosi, un attimo, su Gigetto è il titolo rurale dell'ultima (?) invenzione della propaganda piddina per mascherare il bisogno di voti estratti dai resti grillini. La prima raccolta elettorale ha però permesso di rafforzare il "Sistema Rimini" inventato da Gnassi e lasciato nelle mani del successore. Non so a quale corrente appartenga la nomina della Angelini, ma la sua vittoria è stata troppo facile. Melucci l'aveva previsto, il centrodestra interpreta sempre Alice nel Paese delle Batoste, con i partiti ai minini storici. Occorre scoprire il sortilegio che non può essere solo l'endemico inciucio. Occorre una ripulita dei vertici della (finta) opposizione. Eppure il centrodestra esce vincitore anche in questo esame elettorale. Lo dimostra il fatto che da anni non si vota per il nuovo e necessario parlamento, usando ancora rappresentanti neanche se stessi. Casini è vincolato dalla sovrintendenza della politica, 50 anni di presenza stabile. Usati e gettati i kleenex grillini, al Pd non rimangono che Renzi e Calenda. Campioni della furbizia proporzionale al loro peso. Dentro il calderone del Nazareno andrebbero solo a certificare l'avvenuta democristianizzazione del partito. Manca poco. Però non hanno ingaggiato il Papa. E' diventato l'ago della politica europea. La sua posizione (coraggiosa) sulla guerra procurata da Biden, è un fortissimo segnale. Hanno smesso d'intervistarlo e perfino fotografarlo. Aspetto il nuovo elenco del Corrierone. Invece Repubblica, a tutta pagina, ha titolato: «Crollo di Salvini e M5s». Solito vizietto: invece di contare i comuni persi usi il nemico come copertura. Il centrodestra spesso diviso oltre ogni ragionevole ragione, aumenta il controllo gestionale del paese. A Verona avrebbero il 60% ma si dividono per andare allegramente al ballottaggio. La Meloni studia da premier, mostrando i meriti atlantici ed invitando Salvini a lasciare Draghi al suo destino di nuovo leader del Pd. Difficile uscire dal ghetto del governo di quasi tutti. Ci aspetta il tifone Mario. Un terribile miscuglio di insolvenze e recessione, condite dalle speculazioni mondiali. Le sanzioni sono la risposta più autolesionista che potevano inventare. Sta distruggendo la nostra economia, ci salverà, al solito, la Notte Rosa. 
PS Mi raccomando nessun apprezzamento, forse arriva Gianluca Gori.
massimo lugaresi