venerdì 10 giugno 2022

Dietro la Collina

Dietro la collina della propaganda, la guerra è finita, il nemico è scappato, è vinto, è battuto. Giuseppe Conte, con il ciuffo strategico, rimane l'ultima speranza per il Pd che non viene mai attaccato ne inserito nelle liste della proscrizione elettorale. Il Corrierone questa volta l'ha fatta grossa (la lista) anche per un paese ed una stampa che le ha viste e fatte tutte. I correi, tanti, cercano di mettere la classica pezza, escludendo il conforto di intelligence più o meno segrete. Fino a quando permettiamo ad una Littizzetto di ironizzare perfino su una delle poche occasioni democratiche, è giusta la collocazione del nostro giornalismo d'accatto. Nel calderone di questo governo puoi fare tutto e spesso il contrario, trovi sempre almeno una componente che ti salva, I grillini specialisti del loro reddito (loro) si trovano con quello europeo da sfruttare, dopo quello meridionale. Le tracce della finta rivoluzione sono più evidenti nel mezzogiorno campano di Gigetto. Qualcuno pensava che avrebbero chiuso la pompa del reddito parlamentare? Con l'ennesima capriola, salvano il soldato (americano) Draghi. Ritirata strategica sulla questione delle armi all’Ucraina, nei gruppi parlamentari del M5s prevale la linea di Luigi Di Maio, il ministro degli Esteri (?) e Federico D’Incà, il ministro per i rapporti col Parlamento. I dioscuri riminesi delle stelle cadenti, aspettano l'imbeccata giusta. A Riccione stanno con il Pd in versione artigianale, con un Cecchetto di riserva.  Ritengo corretta l'interpretazione di un centrodestra maggioritario ma incapace di creare una credibile alternativa. Le divisioni sono troppo profonde e cretine. Solo Berlusconi era riuscito a compattare la mandria che aveva però numeri diversi nei due partiti di destra. Lo hanno colpito, affondato e mandato ad espiare a colpi di barzellette nei servizi sociali con i vecchietti. Ha trovato un medico che lo ha rinvigorito ed una badante meravigliosa. La sua medicina preferita. Siamo arrivati alle quattro settimane di tempo che i 5 (?) tumori accertati sempre dall'intelligence inglese concedono a Putin. Se non riescono c'è sempre una rivolta pronta. Deliri e desideri. Zelensky sempre più truccato e curato, ogni tanto compare per annunciare vittorie inesistenti e bambini rubati. Il comunismo nell'edizione russa attuale ha trasformato il cannibalismo infantile nell'importazione di massa. Non credo vi siano le condizioni per arrivare ad un accordo. I due nemici, uno per procura o per ragioni diverse, non lo vogliono. Biden non ha capito niente dall'inizio, Zelensky non può ammettere di avere perso subito, la Nato ha investito troppo. Pagano i cittadini ma la propaganda non consente ne pubblica proteste, però possono andare in giro a vedere le partite di calcio, tra un bombardamento e l'altro. Hanno bisogno di una Littizzetto, il loro comico ha fallito. Il nostro ha "ceduto" la sua invenzione in tempi già sospetti. 
massimo lugaresi