lunedì 13 giugno 2022

Il Referendum di Salvini

Recarsi a votare i 5 quesiti referendari è stata una delle "imprese" più stralunari che la politica italiana abbia imposto. Giornata caldissima tanto che a Palermo sono scomparsi gli scrutarori e Mattarella ha votato nel vuoto cosmico di una delle tante città da rifare. I sinistri
 hanno trovato il capro espiatorio. In Italia per i "migliori" e spesso anche per i cosiddetti alleati, Salvini è il "nemico" perfetto. Alle volte se le cerca, come gli sbarchi della giustizia dimostrano. La Meloni non fa così paura. Berlusconi è sempre con loro. La Propaganda ha perso la guerra su procura, abbandonata al suo destino, segnato da Biden, senza capirlo. Hanno bisogno di scaricare le colpe sui filoputiniani d'ascolto ed asporto. La figuraccia mediatica del Corrierone ospitante la lista di proscrizione è stata epocale. Un premio Pulitzer per il vassallaggio. Ho votato a Viserba in un clima surreale. Seggi vuoti, segnale del cambiamento politico e climatico. Dove stiamo andando? Deriva lenta ma inesorabile che sta colpendo tutti. Disaffezione, paura per un futuro a 22 euro, deinde non voto. Le elezioni locali sono ancora leggermente più attraenti. Il Pd di Letta si è vergognato (correttamente) di presentarsi con il logo. Ha però allargato il campo, vuole fermare Salvini ed imporre Zaia o Giorgetti. Il referendum lo ha perso il Truce del Papeete, lo ha confermato (per Melucci) anche il simpatico avvocato delle spiagge perse. Mi piacerebbe sapere cosa ha votato lui. Una curiosità, sono invece sicuro che tutto il Pd abbia rinforzato i Si per vincere. Quando tocchi il loro potere si aggregano. Palamara e Sallusti applaudono.
massimo lugaresi