martedì 28 giugno 2022

La Siccità

Nel 1966, dopo l'alluvione di Firenze, si iniziò a parlare delle "casse di espansione" per regolare il corso dell'Arno. Come tutte le cose utili, è rimasta sulla carta della Nazione di..Firenze. Un contenitore necessario anche in momenti di magra. Il centrodestra idrico, si è fatto infinocchiare, un'altra volta dalle volpi del Pd. Sono riusciti a perdere anche Verona, "frantumando" la presunta coalizione. Non sono mai stato un adoratore di Berlusconi, personaggio che interpreta stupendamente l'italiano vero in politica. Per difendersi dall'attacco della magistratura democratica, ha inventato un partito in quattro mesi, "ingaggiando" il meglio della politica. Ha fatto la stessa cosa (vincente) con il Milan. Chi ha permesso la partecipazione elettorale ad un mostruoso conflitto d'interessi? Questa è la domanda che in un paese civile e quasi normale, doveva aleggiare. Lo hanno usato o contrastato secondo le convenienze della sinistra. Le reti televisive, intrise di pubblicità miliardaria, sono il compenso. Ancora funziona. Senza il centro aggregante ed una strategia unitaria i Fratelli della Meloni e La Lega di Salvini si sono persi nell'Adige, come nel Marecchia. A Rimini, Riccione, Verona, Piacenza è valsa la strategia del meno votano e più vincono. Hanno sostituito il partito egemone con una serie di efficienti strumenti: cooperative della finta solidarietà da sbarco, ex municipalizzate, come Hera, trasformate in giganti "pigliatutto", giornali, televisioni e perfino parrocchie. Papa Franceso è diventato un problema per la propaganda ufficiale. Una potenza di fuoco diversa da quella storica e volontaria del comunismo, molto più efficace elettoralmente. I ballottaggi sono esiziali per un centrodestra da...chiringuito. A Riccione hanno toccato il fondo del masochismo. Possibile che stiano a casa solo quelli di una parte? Una domanda che per qualcuno, tra il ritrovamento di un anfiteatro romano ed un dehor diventa lecita. Le sfide nazionali sono totalmente diverse dalle guerriglie locali. Le liste civiche fanno la differenza. Siamo al dieci contro una, divisa per tre. Le organizzazioni di garantiti e soddisfatti votano per forza. La fatal Verona insegna. Il centrodestra ha perso una città imperdibile. La Ducetta cosa fa? Il suo libro ha avuto successo, i candidati molto meno. La potenza di social fuoco tra i due schieramenti sembra quella ucraina contro le Z del dittatore tumorale. Per la propaganda, tra qualche giorno Zelensky, approda al Cremlino, poi è costretta ad ammettere che forse Biden aveva letto male i messaggi preparati dalla Nato. Torno malvolentieri alla siccità. Se a Rimini soffriamo meno, nonostante la "svendita" delle fonti del Marecchia, lo dobbiamo a Ridracoli. Hanno messo Bernabè come contentino dopo una carriera da yes man di Melucci, però è stata una mossa previdente e copiabile. Dichiariamo una emergenza nascosta da quelle "draghiane" più importanti, come la guerra, le sanzioni ed i virus di Speranza rimasti nei frigo. Le inventa di notte e poi le racconta a Stoltenberg ed il tailleur della Von Der annuisce. Però non puoi tirare lo sciacquone. Presto chiuderanno anche i rubinetti della Sacramora, aperti (scandalosamente) tutto il giorno. Stiamo sperperando le risorse del Pnrr, l'alibi della permanenza di Draghi. Il silenzio di Mattarella diventa incomprensibile. L'unico "ristoro" che ha coinvolto l'intera nazione è stato il superbonus. Il meridione (inevitabilmente) ha sguazzato, però tutti si sono cimentati, alcuni anche correttamente. Reddito di Cittadinanza e il Bonus Super. Due vergogne che sostengono il governo, nel silenzio, corredato dall'assenso con il ghigno di Draghi, comandante in capo dell'Europa, secondo gli adulatori e corifei del giornalismo. Vogliamo arrivare alla guerra dei due mondi? La strada è perfetta. Si vis pacem prepara 300 mila uomini Nato dipendenti? Dopo i comici ci sono le bombe..nucleari per la pace eterna. Però l'idea di fare passare il Metromare guidato da Riziero..Santi, lungo la Via Matteotti, supera anche la follia dei lungomari alla Gnassi. 
massimo lugaresi