sabato 11 giugno 2022

Mortadella e Brioches

Noi italiani siamo animali strani, con memoria corta. Da un pò sulle tv nazionali e su quelle private, sui giornaloni, giornalini e nelle sale parrocchiali, sempre più spesso appare quella faccia da pretone di campagna, allegra, sorridente e rubiconda da pio bove di Romano Prodi. Amico di De Mita e scolaro rimandato di Beniamino Andreatta, il vero “Professore”, al quale il bolognese nomismatico aveva “rubato” il titolo. Riveste il ruolo di “Guru”, recitando la parte di moralizzatore dei costumi transgender, tanto cari ai democratici, specialmente a sinistra, spiegandoci, con parole semplici perché il paese è finito nella cacca. Degno compare è Giuliano Amato detto “il dottor sottile dai dentini sorcini”, esperto nei fatti suoi per far carriera. Braccio destro del povero Bettino Craxi, con un salto carpiato da fare invidia a Dibiasi passò a suo tempo armi e bagagli nella “gioiosa macchina da guerra” di Achille Ochetto. Ora ci spiega, come Nando el Picadero di Ablami Zità, che i referendum sulla giustizia non sono buona cosa. Il Romano nazionale, quello che liquidò bellamente IRI ed ENI a prezzi stracciati, colui che da europeista convinto per far carriera, si battè per fissare il cambio euro/lira a 2000 imbambolando in un sol colpo i prezzi, i salari e i risparmi degli italiani. Quello che si battè per le quote grano, latte, vino, olio, carne. Che stabilì le misure della “vongola” e che non mosse un dito in difesa del prodotto tipico italiano, perfettamente organico ed allineato alle direttive dei burocrati di Bruxelles. Ed ancora, insieme al suo amico del “giaguaro nel corridoio”, il Kompagno PiGi Bersani, ha assecondato le Coop e il mondo delle filiere legate all’ex PCI per distruggere le piccole partite iva con la botta finale della Bolkestein, arrivata “finalmente” al pettine. Ora con quel faccione tra lo stralunato e il saputo, ci spiega che l’Europa deve ritrovare lo spirito dei Padri fondatori. Insomma è la solita operazione gesuitica della “vergine nel casino”. Diventata vecchia si vuole ricostruire l’imene, così meschinamente perduto, raccontando ai gonzi di improbabili vite virtuose vissute in gioventù. Tali personaggi invece di essere sputtanati e spernacchiati in pubblico, hanno ancora la faccia tosta di dire agli italiani cosa debbono fare e quali consigli ed indicazioni seguire. Da veri Houdini del trasformismo ci spiegano che loro non hanno responsabilità e se la benzina costa 2 euro, se passeremo l’inverno al freddo, la colpa è dei marziani che minacciano di invadere l’Italia. Tira tira la corda si rompe. Non basterà il reddito di cittadinanza distribuito a pioggia per rassicurare le popolazioni meridionali o la carità dei 200 euro di Drago and Ball per evitare che tra un po' affitti e bollette cadano tra gli insoluti e gli italiani anzichè con la macchina “gretina” elettrica, dovranno andare a piedi. Però noi siamo ancora fortunati, giacchè viviamo nella città nella quale tutto si immagina e dove ci si sposta solo in monopattino. Dove ancora regna indisturbato il Principe "ristoratore" del Borgo fortunato. Il suo designato "dovrebbe" staccare il cordone ombelicale che lo lega al “matrigno”. E se c’è un problema basta invitare Prodi ad una conferenza nella Sala Manzoni e offrire al pubblico affamato un bel vassoio di mortadella e brioches, alla Maria Antonietta.. Prodi. 
 Don Camillo