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Finalmente. La vittoria della (grillina) Alessandra Todde, ringalluzzisce l'alleanza (?) Conte-Schlein. Largo al Campo Largo? Dagospia questa mattina è uscito, prima del solito. Ieri, dopo lo spoglio di tre sezioni, dava per certa la vittoria. Il centrodestra prende più voti, ma viene uccellato dal voto disgiunto, meccanismo ideale per combine ed agguati elettorali. Il campo largo con i grillini funziona solo se ci guadagnano. Provate a farlo con un vostro candidato in una città che non sia Rimini. Vedrete come diventa un "campetto" perdente. Una fusione della disperazione e caccia alle poltrone che si stanno rarefacendo. Pd e Fratelli d'Italia prendono la stessa percentuale. La sberla ricevuta, continuo ad addossarla anche alle infelici bastonature pisane. Occorre dire che la propaganda democratica ha, ancora, un volume di fuoco impressionante. Dall'altra parte esiste solo un Giornale che difende più l'atlantismo, delle ragioni nazionali. Sono più preoccupati della fine di Zelensky e del compare Netan. La massa di bugie che le intelligence eruttano è impressionante. Anche le sanzioni sono diventate una barzelletta ridicola. C'è stato un momento in cui la Ducetta sembrava inarrestabile. Hanno perso (male) la Sardegna, dovrebbero imparare dal Pd. Si è fuso con il peggiore nemico, consentendo a Conte un palcoscenico impagabile per gli scappati di casa. La Todde però non sembra di quella covata. Il candidato della destra, era il terzultimo nel gradimento dei sindaci.