lunedì 12 febbraio 2024

Lo dice Il Carlino

Il Pd raggiunge, a malapena, i mille iscritti riminesi. Affermazione letta sul Carlino come necrologio. Con l'elezione del "sempre pronto" Riziero a segretario federale, completa l'atteso rinnovamento. Se consideri i dipendenti pubblici, società talmente collegate da essere di casa e qualche cooperativa, capisci che siamo davvero alla liquidazione coatta di un partito nato nella provetta fantastica di Prodi. Continuo la scelta degli spunti per affermare il contrario, quasi sempre esatto. L'inesauribile Dagospia, da attento osservatore, sta tornando ai fasti iniziali. Ha solo aumentato le dimensioni delle tette&culi. Ci sono alcuni spezzoni che dovrebbero spostare l'attenzione dei lettori guardoni, provenienti dalle stesse fonti piddine. Sanremo se lo sono giocati per l'ultima volta. La Ducetta è andata a presenziare il Giorno del Ricordo delle Foibe. L'attivismo della premier è determinante per il successo del governo. Repubblica con le (sue) previsioni elettorali che sembrano speranze, la affonda. Sono momenti che la storia cataloga tra il drammatico per i garantiti ed il comico per gli altri. Non hanno ancora quantificato quale è stato l'apporto della Elly, alla distruzione. In realtà iniziata da tempo, solo accellerata dall'arrivo di 3 cittadinanze, in contraddizione anche tra loro. Leggo su Dagospia che il Consiglio e Parlamento europeo, da noi rappresentato da Gentiloni, democristiano verace come le vongole, ha approvato un accordo sul "nuovo" Patto di Stabilità. Saranno (naturalmente) dolori per la Meloni. Poi leggo che dovremo limare il nostro stellare debito solo dell'1 % annuo. Rispetto alle soluzioni di Draghi siamo ai regali. Poi la Dago Spia del Pd è costretta a pubblicare che la Schlein, al solito non sa se votare contro o a favore. Propaganda comica. Dismesso Sgarbi e trovata la verità per Dalmastro, cosa ci aspetta in futuro? Non leggo iniziative giudiziarie in grado di sollevare scandali. La riforma della giustizia era partita troppo forte, dimenticando Palamara. 
massimo lugaresi