sabato 10 febbraio 2024

Gramellini

Il Festival di sanremo, chiude la peggiore settimana per la propaganda musicale, da quasi sempre, collegata al Pd. Il primo Festival Meloni, allestito dall'opposizione canora, stasera chiude la stagione degli Amadeus. Gli agricoltori, veri protagonisti, appartengono al mondo contrario, soprattutto a loro. Hanno sempre provato, spesso riuscendo, a risolvere i problemi da soli. Questa volta hanno messo in ginocchio l'Europa dei fighetti francesi. Non hanno mai cercato agganci sindacali di stampo tradizionale, usando forconi convincenti. Sono arrivati a Roma, naturalmente ricevuti da Lollo, prima di confidare alla Meloni i problemi creati dalla crescente inutilità europea. Altra sconfitta elettorale per la sinistra da Ariston. La sala piena di battimani e luci a comando, con generi (obbligatoriamente) diversi. Quando canta Mahmood arriva il delirio. Il partito della Schlein, con la puzza sotto il naso, una corrente sempre più sottile, è diventato il nemico, accostato all'europa dannosa, elitaria e succube. I 500 trattori romani sono stati accolti dalla Meloni. Ennesimo successo, senza avversari politici. Tocca allora alla mandria giornalistica degli Elkann che litigano per una eredità miliardaria o il Riformista Renzi 
che cerca disperamente un 4% di salvezza, suonare l'allarme. Chi meglio di Gramellini, fustigatore degli altrui costumi? Dopo avere riempito la sala dell'Ariston con battimani a comando, inquadrati dalle telecamere, hanno costretto Dagostino a condividere l'ennesima esibizione del giornalista che "frusta" ironicamente. Di solito, Gramellini, si concede, sull'amaca, a Repubblica. Nei momenti (adesso) del bisogno, usa il Corrierone. Nelle vesti e penna di Sherlock Holmes, riesce a dipanare il mistero delle scarpe di Travolta, inquadrate troppo spesso. Basta critiche, rimane la realtà, inconfutabile, che il pubblico del Festival è sempre più giovane. Successo o allarme? Ho (quasi) 5 nipoti.
massimo lugaresi