giovedì 24 aprile 2014

Boom&Capitale

Sono le parole che descrivono meglio la tragedia riminese. Questa volta però non contrappongo le statistiche che smentiscono le verità di regime, ma vorrei focalizzare l'attenzione sulla disumana situazione dei tanti giovani, operai, imprenditori, che oltre a non riuscire più a campare, grazie alla propaganda, sono diventati degli autentici imbecilli, colpevoli di incapacità personale. Decine sono i casi disperati che direttamente o indirettamente senti raccontare. Ancora non li vedi con una coperta che dormono in mezzo alla strada, ma si riducono già alla fila caritatevole delle poche parrocchie che si dedicano a questo compito cristiano. Non voglio tirare fuori l'attico di Bertone. La Chiesa fortunatamente è composta da tante persone che credono ancora in...Gesù. Quelli che possono prendono la strada dell'esilio che è molto più lunga e pericolosa di quella dei nonni o bisnonni. Non è una sana passeggiata se lasci mogli e figli. Al dramma del lavoro quasi sempre si lega il problema della casa, un settantenne coetaneo, ieri mi raccontava che nel suo piccolo appartamento ha dovuto accogliere la figlia con marito e due bambini, non bastasse, anche l'altro figlio, scapolo vorrebbe tornare a casa essendo rimasto senza lavoro. Signori della indecente casta che tappezza la città, almeno smettetela con le bugie dei Galli o le foto di un Taglianastri perfettamente intonato ai colori del Paganello. In questa città non c'è più niente da mangiare, figuriamoci da..bere come la vecchia Milano. I bravissimi fotografi delle fotocopie hanno l'ordine di raffigurare il pienone dell'oltre 30%. Che frega loro, dal momento che devi dire una bugia, meglio grossa. Mi raccontava un piccolo albergatore di Viserba, non Morolli 105, ormai dilagante, informato della situazione anche nella zona sud, che le presenze sono nemmeno la metà dell'anno scorso, con la Pasqua "tardi" come si diceva una volta. La riprova risiede nella scarsa risposta alle offerte al ribasso per il 25 aprile e 1 maggio. La colpa secondo le fotocopie, imbeccate dai pensatori turistici è di Meteo.it. Dovevano dire che per due ore al riparo potevi anche andare in spiaggia. I riminesi ci sono andati. erano i soli presenti. Tutto peggiora se scendi le categorie imprenditoriali, quelli che irrobustivano il nostro settore dell'offerta. Il gelataio, il tranciatore di pizze all'angolo, sono ancora desolatamente chiusi e non riapriranno più. La frase più innovativa ed illuminante me l'ha consegnata un amico cassintegrato della nota rete commerciale riminese all'ingrosso. Una volta in questo periodo funzionavano sei casse, oggi una era più che sufficiente per servire i ..1500 alberghi aperti e pieni. 

P.S.
Il Taglianastri fa bene a proporre il dialetto come lingua ufficiale al posto del tedesco, inglese e..russo.