giovedì 17 aprile 2014

Il giorno che Hera tremò per un cartello

Non c’è nulla da fare: più grossi sono e più casino fanno quando inciampano. Avete notato che stamattina Hera è uscita su tutto lo stampabile riminese con un comunicato che magnificava l’indotto sulla provincia? Era ovunque.. per un attimo ho avuto paura di trovarlo anche dietro la bustina dello zucchero al bar. Secondo lo squillo di trombe l’indotto che il gruppo Hera porterebbe alla Provincia di Rimini sarebbe 89,1 milioni di euro…. I più attenti osservatori, ma anche quelli che di tanto in tanto ci leggono e sanno cosa ne pensiamo del metafisico valore chiamato indotto, si staranno chiedendo: ma perché non 90 dato che c’erano? La risposta è facile. 90 è la paura, concetto con cui non volevano associarsi, ma che comunque hanno ben espresso scatenando un’inaudita potenza di fuoco propagandistico. Il Bersaglio? Il bersaglio è un piccolo cartello esposto a Morciano nell’occasione di un banchetto informativo del Movimento 5 Stelle. Un insignificante esposizione (Gnassi da Rimini la definirebbe sciatta) che però riporta in modo molto semplice la differenza tra l’approccio Hera e quello di un piccolo e famoso Comune del Nord Italia: Ponte Nelle Alpi (BL). Ovviamente il cartello è quello che banalmente definiremmo la punta di un iceberg, perché oramai da tempo c’è un movimento nel Movimento (l’ho sempre voluto dire) che si sta occupando di soluzioni alternative ai piani industriali di Hera. I dati acquisiti ad oggi sono rivelatori e permettono, appunto, di fare un confronto tra due comuni di dimensioni quasi simili. Ponte nelle Alpi con i suoi 8533 abitanti, 1545 in più di Morciano, paga di meno per il costo del servizio, ha più addetti assunti, differenzia di più, smaltisce di meno, è gestita in House (azienda pubblica), ma, soprattutto, non ha un inceneritore che, per recente ammissione del PD locale, fa male alla salute. Il messaggio è chiaro: se per voi la minaccia alla salute è un concetto troppo astratto e indimostrabile che ne dite di risparmiare dei soldi? Questo si che, a quanto pare, deve aver preoccupato gli “alti papaveri”.
 P.S. Di solito se nella copertina di un libro il nome dell’autore è scritto più grosso del titolo, non lo compro. 4 quotidiani per un cartellino mi sembra esagerato.
 Davide Cardone [@DadoCardone]
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