mercoledì 23 aprile 2014

Un 25 Maggio di Paura

Cambio di rotta editoriale da parte delle due corazzate della tessera svizzera targata Pidi. Hanno capito che s'avvicina un 25 maggio di paura. Perfino Barbapapà, il giornalista reo di non avere mai indovinato un premier nei suoi primi novanta anni, spendendo gli ultimi a guardia di segretari piddini, indicati dal pari età, per conto della padrona Merkel. Ormai è accertato che la prossima sfida elettorale sarà lo scontro storico tra un MoVimento rivoluzionario, nel senso anche più crudo del termine ed una accozzaglia d'interessi conservatori, perfino reazionari che vogliono mantenere, fingendo di cambiare, la casta politica, imprenditoriale e...giornalistica. Non voglio parlare di quella giudiziaria, cado troppo spesso nel facile tranello di considerare tutti uguali al cospetto delle loro leggi. Grillo e Renzi si sfidano a colpi di populismo? Con una differenza sostanziale: uno governa senza essere stato nemmeno eletto, l'altro rappresenta milioni di cittadini che vogliono sovvertire il disordine governativo. L’uno promette ottanta euro in busta paga agli italiani, quelli che ritiene più vicini alla sua democristianeria, l'altro vuole un reddito di cittadinanza da consegnare a tutti. In una gara sinistrese chi s'avvicina di più al traguardo culturale? Uno è stato nominato dalla grande sorella tedesca, dopo avere esaurito tutti i piddini presentabili ed avere distrutto un grembiulino professorale come Monti. Ma questo terzo governo dell'inciucio formato da un sempre più alto numero di traditori, eletti in liste all'opposizione del Pd, non era nato per permettere l'approvazione di una legge elettorale e dopo le tardive dimissioni di N.. andare al voto? Fonzie giura che arriverà al 2018. Non sono sicuro che sarà accompagnato dal Paese. Un milione di famiglie non hanno reddito. In maggio non avranno nemmeno gli 80 euro per andare a votare. Più passano i giorni, meglio si svela l'immagine di un Premier sempre più somigliante alle caricature che fornisce. Sta colando il cerone del nuovo che cerca di demolire o rottamare una classe politica per rispondere a Grillo. Piazze strapiene, comizi a pagamento esauriti. Basta che i cittadini vedano un simbolo a 5 Stelle che arrivano a frotte. Una gioia immensa, una responsabilità enorme, superiore a quella passata. Ma ne discuteremo, abbiamo tempo, dobbiamo cambiare l'Italia passando dall'Europa. I sondaggi non vengono nemmeno pubblicati, perfino il Corrierone, dopo la dieta immobiliare alla quale è stato sottoposto, sta diventando più cauto. Rimane il Carlino, la sua mutazione politica ha del miracoloso. L'unico giornalino che crede a..Gnassi. Si sentono dei giudizi sul vostro Taglianastri che abbatterebbero personaggi molto più strutturati, alle volte mi trovo nella stranissima situazione di assumere quasi le difese, tanto lo avverto debole, quasi comico nella sua interpretazione del fuggitivo dai problemi della Città. Lui presenzia, devo dire che è stata sempre la sua caratteristica, non vi era foto inaugurale nella quale non si vedesse in primo piano. Non è mai accaduto che sapesse assumere il vessillo di un problema..serio. A meno che non consideriate la Ruota come... strategica.