martedì 22 aprile 2014

Pasqua di Miseria

Miracoli per le fotocopie. Una delle cose più patetiche, in questa Pasqua di miseria nella Rimini dei 1500 alberghi aperti, (e nella testa delle fotocopie) sono le centinaia di scritte in russo che i negozi espongono nelle loro superstiti vetrine. I riminesi, come al solito, sono gli ultimissimi tra gli ultimi e cioè tra gli italiani. Dopo che la nostra repubblica, senza saperlo, è in guerra con la Russia e dopo Fonzie che ha dichiarato: “noi la pensiamo come gli americani” è ovvio che di russi non se ne vede e non se ne vedrà neanche l’ombra. Sarà quindi meglio togliere i cartelli e sostituirli magari con quelli in proto-ucraino (quello che si parla a Leopoli, capitale dei “nazisti buoni” di Obama e Fonzie ) in attesa che arrivino, dopo le badanti, un po’ di turisti dall’Ucraina occidentale. E’ infatti sperabile che gli americani, oltre alle armi, diano ai “nazisti buoni” un po’ di soldini da spendere nella nostra ex capitale del turismo al posto dei russi cattivi. Nell’attesa, fiduciosi, aspettiamo conforto dai sermoni di Vitali e, magari, del nuovo presidente Nando Fabbri. Anche lui datosi alla nuova specializzazione dei bojardi, un po’ stagionati, del PD: le prediche pre e post pasquali con annessi “miracoli” turistici (+20%!!!). Va notato, in questo andazzo, l’assenza del più dotato di tutti, almeno sulla carta, Giuseppe Chicchi. L’ex sindaco però è molto più furbo degli altri e aspetta, prima di lanciarsi anche lui nei sermoni, di vedere come vanno le cose. Se mai le elezioni andassero male meglio tenere il profilo basso! 
 Woland