sabato 12 aprile 2014

Tristezza

Involontariamente ho assistito al compimento.. stradale di una Tristezza elettorale. Passeggiando per il Centro di Rimini, già desolato di suo e munito dei soliti due su tre splendidi nipotini d'accompagno, mi sono trasformato in testimone scrivente di una..tristezza elettorale e personale. Il tramonto di un partito che a Rimini ha avuto paura di vincere, preferendo gli accordi ciellini per non farlo e del suo massimo rappresentante: Marco Lombardi. Devo dire che a differenza di tanti altri, Pizzolante su tutti, è rimasto fedelmente ancorato al Cavaliere al quale deve tutto ed alla poltrona di consigliere al quale deve tanto. Ho incrociato lungo la via Garibaldi due uomini ed una splendida donna, tacco 12, con una voluminosa borsa che presumo appartenesse ai due signori: Lombardi e ...Samorì. Il trio dopo avere percorso inutilmente la citata arteria, senza che nessuno li riconoscesse, gli sguardi, politicamente poco interessati, erano tutti per la bellissima portaborse, sono arrivati al Bar che ormai ha impresse le stigmate del MoVimento. Lombardi che qualcosa di Rimini sembra ricordare, ha subito dirottato il piccolo trenino di Forza Italia verso un'altra tappa della angosciante via crucis cittadina. Arrivati per naturale moto ondoso in Piazza Cavour hanno incrociato un altro ex prestigioso: Manlio Maggioli. Tre minuti per scambiarsi le condoglianze, sempre politiche, e poi l'ingresso nel bar più famoso della Piazza. I due nipotini a questo punto si sono ribellati, hanno visto un venditore di palloncini gonfiati... meglio. 

P.S.
Sembra che il percorso doloroso si sia concluso in via Bonsi, tra una sfilza di negozi sfitti o chiusi alla presenza di... venti persone, quasi tutti ex di Alleanza Nazionale.