sabato 26 aprile 2014

La Rep dei Barbapapà

Devo ammettere che a Barbapapà Scalfari non è mai piaciuto Fonzie. Non lo ha indicato lui, questa volta toccava alla quota di Repubblica democristiana. E' onesto ricordare che quelli (sono stati tanti) che lui ha scelto e spinto con il suo giornale iniziando dal mitico De Mita non hanno fatto una memorabile carriera. Anzi si era sparsa la scaramantica voce che era meglio non farsi nominare da Lui. Qualche volta lo ha perfino scritto che proprio Renzi non gli piaceva. Ha anche argomentato senza troppo ardore le ragioni delle sue comprensibili perplessità. Riconosce le sue doti di comunicatore e di seduttore, il figlio... buono di Berlusconi, come il badante sociale ha ammesso dopo averlo inseminato sulla Ruota della Fortuna. Sembra abbia meno scheletri nell'armadio e meno armadi. Le sue improvvisazioni sono fragili, pericolose e preoccupanti. La sua operazione di taglio del cuneo fiscale appartiene a quel tipo d'intervento, specie per quanto riguarda le coperture, gran parte delle quali scricchiolano, cartoni appiccicati l'uno all'altro con le spille che spesso saltano via. Devono convincere (per due mesi) le autorità europee, faranno finta di concedergli di rinviare a due anni il rientro nel limite del 3 per cento del rapporto tra il Pil e il deficit del debito pubblico. Dopo la batosta europea la Merkel, incazzata come una tedesca, chiamerà Fonzie al rispetto dovuto dai docili chiwawa. La tassa sulle banche è retroattiva, è una tantum non ripetibile, i tagli della Difesa sono rinviati ma non aboliti; il maggior incasso dell'Iva è un anticipo d'un anno e ce lo troveremo sul gobbo nel 2015; il pagamento dei debiti alle aziende creditrici, che doveva essere almeno di 17 miliardi, è stato ridotto a 7. Infine gli incapienti con redditi inferiori agli 8 mila euro annui e quindi esentati dal pagamento dell'Irpef avrebbero dovuto precedere per evidenti ragioni di equità il bonus in busta paga che premia i redditi superiori. Senza dire dei contributi da parte dei Comuni il cui pagamento però può essere accompagnato dall'aumento delle imposte comunali che potrebbero vanificare o ridurre fortemente il bonus di 80 euro di chi in quei Comuni risiede. Il vecchio Barbatrucco del giornalismo, ricorda però cosa disse Montanelli, uno dei suoi maestri, meglio turarsi il naso, stringere le chiappe e..votare per Fonzie. Non sembra la direzione che milioni di cittadini, affamati ed incazzati prenderanno.