domenica 16 settembre 2018

Cardiologo

"[...] Parlo mai di astrofisica, io? Parlo mai di biologia, io? Parlo mai di neuropsichiatria? Parlo mai di botanica? Parlo mai di algebra? Io non parlo di cose che non conosco! Parlo mai di epigrafia greca? Parlo mai di elettronica? Parlo mai delle dighe, dei ponti, delle autostrade? Io non parlo di cardiologia! Io non parlo di radiologia! Non parlo delle cose che non conosco!" Nanni Moretti /Apicella in "Sogni d'oro"
Se la vicenda non fosse tragica si potrebbe trovare ridicola l'affermazione rilasciata alla stampa locale di M. Vanni, leader di una parte dei bagnini: "nel caso in questione la presenza del salvataggio non avrebbe potuto garantire la salvezza del bagnante deceduto ", con riferimento al bagnante morto due giorni addietro e con riferimento all'assenza del Servizio di Salvamento terminato con la chiusura della stagione da una settimana. Sarebbe morto anche in presenza di salvamento, sostiene Vanni, "Bagnino - Cardiologo" in quanto era cardiopatico ed ha avuto quello che noi in USA chiamiamo "heart attack" ossia piú prosaicamente un infarto, un attacco cardiaco di quelli che non lasciano scampo. E questa cosa se non fosse drammatica come detto, avrebbe connotati di comicità, che un bagnino determini le cause nonché la ineluttabilitá del decesso di una persona in mare in base ai suoi dati sanitari e ad una conoscenza "riferita" della dinamica del fatto, soltanto per coprire il fatto che la categoria di Vanni non ha pensato a mettere una pezza al fatto di aver decretato la chiusura della stagione con riviera ancora affollatissima e temperature da luglio, pur con la copertura legale della norma regionale. Lo avessero saputo non l'avrebbero chiusa ma il tempo di settembre non lo puoi prevedere a giugno e rischiare di dover pagare i Salvataggi e altro, metti che avesse fatto sette giorni di pioggia non rischiano, preferiscono fasciarsi al testa chiudendo baracca e burattini in quanto i soldi grossi girano nel periodo centrale una settimana II decade di settembre stagione aperta non vale 3 ore di metà agosto come incassi, lo so perché una mia ex scorso fece una tesina sulla redditività delle concessioni demaniali in Romagna rapportati ad evasione ed elusione su scala nazionale ed io le feci da "tutor", diciamo. Ma non solo bagnini, altri soggetti sarebbero potuti intervenire a metterci una pezza per trovare un accordo e garantire sicurezza come avvenuto ancora da Bellaria a Cervia, almeno 3-4 fra le autorità locali si sarebbero potute interessare della cosa per non dire che sarebbe stato loro "dovere" ma diciamo pure "d'ufficio" e pilatescamente se ne sono lavate le mani. Dovere: ma perché se hai in mano i dati stagionali che ti dicono che in 7 giorni muoiono 2 bagnanti in media, se hai in mano le previsioni meteo, se hai il report giornaliero delle strutture ricettive sulle presenze, se la temperatura dell'acqua è calda, se il sole picchia come a giugno, se sei al corrente che le spiagge sono piene ma non c'è nessuno che vigili sulla sicurezza dei bagnanti e non ti attivi "per scongiurare" e poi "accade" a cosa siamo di fronte qualcuno potrebbe pensare!?? Di più, un'alternativa diversa: sarebbe stato un gesto di grande Onore se gli stessi bagnini di Salvataggio si fossero organizzati per un servizio gratuito anche eventualmente ridotto dando una lezione di Etica e mostrando sprezzo per il vil danaro come mostrano sprezzo del pericolo. Infine: mai sono stati diffusi i dati sanitari dei tanti morti in mare che come quelli di chi sia ancora in vita sono rigorosamente tutelati da privacy come i più sensibili fra tutti i Dati Sensibili: in questa occasione è accaduto per prendere le distanze quanto a responsabilità da questa disgrazia che viene presentata come ineluttabile "era un cardiopatico, ha avuto un arresto cardiaco". A parte poi che la nera signora è esattamente la cessazione della funzione cardiaca questo si sa da Harvey in poi quantomeno, sia diretta, sia che ti sparino in fronte, sia come conseguenza di incidente o altro, nessuno può dire dunque cosa abbia provocato la morte di questo sfortunato bagnante se la penetrazione di acqua nei polmoni a seguito di malore o concause etc., se non per mezzo di autopsia. Dunque Vanni nonché tutti gli attori di questa triste vicenda per me ne escono molto male.
In foto vedesi M. Vanni a destra alla presentazione alla stampa della sua "creatura" Boabay. 
A. M. S