sabato 1 settembre 2018

Compagni che sbagliano

"Compagni che sbagliano" così definirei questi comitati che vorrebbero soldi per dare il colpo di grazia a Rimini nord visti i rendering che circolano, con soldi che non ci spettano perché il progetto è stato giudicato non meritevole ma speriamo comunque arrivino per usi migliori. Avrebbero dovuto pensarci prima gli amici che si sbracciano per avere quei quattrini: quando Gnassi si spendeva tutto per la zona Tiberio, chi è causa del suo mal pianga se stesso, come si dice, velluti e ori al borgo. Rimini Nord deve fare la questua : perché non lo sfiduciano che si è speso tutto in futile, effimero, superfluo, inutile come la onerosissima oscena passerella per andare da A a B e viceversa?? E ora pure i 30mla € destinati alla nostra tradizione marinaresca finiranno alla festa del borgo che marinaro non lo è piú da almeno 500 anni. Per altro la mia idea è totalmente diversa: vi siete mai domandati perché il Polo del benessere non è mai decollato (nel senso di partito non decapitato)??? Io la so la ragione. Ebbene è piena l'Italia di spa, luoghi per coccolare il corpo ed è molto difficile salire su quel carro con grandi numeri, solo poche strutture possono permetterselo, per esempio di inverno è ottimo per destagionalizzare, mare di inverno+spa non c'è nulla di meglio per staccare la spina. Ma la nostra vocazione nella zona nord non è il benessere, ma non lo dice un pisquano qualunque che scrive su un blog, lo dice la nostra storia turistica e lo dice la demografia italiana: la nostra vocazione, se mi passate l'espressione un po' forte ma che rende è il Turismo della Disperazione e della Malattia, limitatamente a Rimini nord, dove si vorrebbero fare queste cavolate da rendering. I modelli? L'ex Sanatorio d'Italia che fummo quando c'era Lui e una versione laica di Lourdes e San Giovanni Rotondo. Rimini nasce parlando di Bagni come luogo di cura in età positivista quando erroneamente si riteneva che il mare curasse tutto. Poi diventa luogo di mondanità e poi di villeggiatura per poi tornare in epoca fascista Sanatorio en-plein-air, ossia posto di colonie per bambini rachitici, magrolini, malformati, scrofolosi che dal nord venivano a curarsi qua con la cura del sole, iodio per la tiroide piú vitamina D e ancor oggi si usa in ortopedia l'esposizione al sole. Quindi la mia vision è fare di Rimini nord anche con accordi con gli amici di Bellaria un Polo della Sofferenza diciamo per comodità e per capirci, per malati di ogni sorta che qui ricercano cure e salute. Vi sono colonie ovunque: tutta la zona nord dopo Viserbella potrebbe diventare un immenso ospedale... una Città della Gioia. Oggi come oggi siamo un paese di vecchi e malati che fanno esami a raffica e sono dal medico un giorno sì e uno no e questo fenomeno è destinato ad aumentare per ragioni demografiche. E la cosa chissà potrebbe essere correlata ai tanti anziani che restituiscono l'anima a Dio prendendo il bagno Rimini, dunque valutare anche questa prospettiva: non wedding destination ma Final Destination per citare un b-movie di culto. Non la Casa dei Matrimoni che sono in numero irrisorio ma dei funerali: quella si sarebbe dovuta realizzare, estremizzando, diciamo per capirci. Tutta la parte Nord da Torre a Igea potrebbe diventare il terzo polo su scala europea, assieme alla città del Santo con le stigmate e la cittadina francese, ma in versione laica, e badate scrivo per paradossi ma penso realmente a un turismo sociale di persone non sane e sportive, ma malati che quivi verranno a curarsi col sole ed il mare, in strutture immense da 100000 posti letto, per anziani e non, senza speranza, con aspettativa di vita risicata che verranno quivi a milioni a tentare di sopravvivere qualche anno, qualche mese, qualche giorno per morire in riva al mare, sempre meglio che in ospedale o no!?
 In foto Lourdes: ma guardate che meraviglia! 
M. A. S.