venerdì 21 settembre 2018

Lungomare Spadazzi

Credo e spero che l'assurda pianificazione, arrivata ai primi posti delle MalFatte, prima che lo "scambio" di Via Fada le togliesse la meritata posizione, non si faccia mai. Intanto ha contratto la sfiga di essere periferica, come le balle promesse ai viserbesi, poi sono convinto che nessun privato, per quanto credulone, voglia "investire" in un'opera simile. Mi ero dimenticato il titolo, classica amnesia senile: Lungomare Spadazzi. La spiaggia antistante, una volta pezzo pregiato del turismo riminese, ha un'estensione di poco superiore ai cento metri, rispetto alla media di Rimini Sud che è di oltre 150. Le cabine montate a ridosso del Lungomare sono la testimonianza. Un giro obbligatorio nelle vie traverse ti dice che gli alberghi hanno dalle 30 alle 50 camere. I più fortunati, una volta spreconi, possiedono un giardino di tre metri. Non sono in grado di ristrutturarsi secondo i moderni parametri alberghieri. Giochiamo con il POC, al posto di tre, ne facciamo uno? Chi paga? Cambio di destinazione? Altre centinaia di appartamenti sul mercato immobile? Nel Piano Spiaggia redatto dall'amico Baschetti, cancellato assieme all'estensore, seguendo le direttive dei bagnini, prevedeva per Miramare una "doppia" perimetrazione della spiaggia. Ovviamente la prima era l'arenile attuale, ma nella prospettiva (da incentivare) dell'acquisizione da parte dei privati del Lungomare, la spiaggia si sarebbe allargata fino alle proprietà private. Lo scopo era realizzare quei servizi che singolarmente gli alberghi non potranno mai creare. La spiaggia donava spazi per gli alberghi, diventando cucina, sala, svago, sport, su una delle aree più belle della città. Una pianificazione (seria) che sarebbe piaciuta anche ai bagnini: una camera diventa un ombrellone. Idea semplicissima che si sarebbe realizzata e (forse) avrebbe evitato a tanti la ghigliottina di Bolkestein in quanto sarebbero state obbligatorie le convenzioni con un arco temporale lungo di concessione demaniale. Tanti anni fa, quando si fece la "pedonalizzazione" di Via Oliveti, con l'eliminazione del semaforo, si pensò di aprire la litoranea in entrambi i sensi. Purtroppo il Lungomare divenne già negli anni 90 luogo di terrore ed il senso unico venne subito ripristinato. Meglio le auto che i delinquenti..in auto. Seguiremo, al solito, la compilazione dell'album dei disegnini che questa amministrazione sforna a getto continuo nella speranza (vana) di salvarsi dalla minoranza. Gli operatori del luogo non hanno "bevuto" come qualche ignaro (?) viserbese e la raccolta delle firme la fanno per cacciare.. le puttane. Fanno meno danni.