lunedì 3 settembre 2018

La Punteggiatura

Ah no perdio no, non la riconosco più "la mia Rimini" con queste novità a raffica, una città "monumentalizzata" ma non più accessibile... mi ricorda le pattìne da casa così in voga nei 70's ora per fortuna molto meno, pantofole che mentre camminavi lucidavi il pavimento che ti facevamo mettere in casa d'altri o mettevi tu in casa tua (non io, per carità!, per carità!) e che oggi non si usano quasi più in casa. Rimini oggi ai miei occhi è come una di quelle abitazioni del passato dove si usavano le pattìne: una città "bella", diciamo, a vedersi ma non fruibile, inavvicinabile. Bello invece il tempo in cui parcheggiavo la mia R5 arancione a fianco del teatro a 2 metri da piazza Cavour, si andava al cinema, c'era qualche spacciatore rigorosamente del posto che ti si avvicinava circospetto per venderti fumo, il bar del Supercinema... Certo una dimensione più provinciale, altri tempi altra Italia, il mondo cambia, oh, non saremo noi a fermarlo, ci mancherebbe, anzi. Ma a proposito, a proposito: gli ambulanti li hanno cacciati perché non sta bene di fianco ad un teatro, tipica struttura "borghese" quando non "aristocratica" non stanno bene questi pezzenti che vendono le loro mutande da un euro tre paia. Però non sono passati che pochi giorni dalla fine dei lavori che già un baretto ci ha messo il "dehors", appoggiato al teatro. Quindi: ambulanti pezzenti "è no", dehors "per me è sì", così va a Rimini ma non è del teatro che voglio parlare ma dell'argomento sugli scudi questi giorni: la passerella. Una frase di Gian Andrea (pochi sanno che questo è il suo vero nome di battesimo) mi ha illuminato: "adesso si può parlare di pedonalizzare il ponte che ora chiamano di Tiberio-Augusto" (nota: Tiberio-Ottaviano semmai, eeeeh!). Queste parole di colore oscuro perché non si capisce come mai adesso che fai un passaggio pedonale vuoi rendere pedonale il ponte queste parole mi hanno illuminato: che ci azzeccano!?? Dunque ho capito perché per me il primo cittadino è un libro aperto anche senza guardarlo nelle palle degli occhi, so cosa gli passa per la testa, cosa ha fatto, cosa farà, perché e per come... cosa ha mangiato ieri sera: sono un sindacologo mio malgrado, obtorto collo, pur amatoriale, diciamo. Dunque questa espressione verbale proferita dall'ex consigliere regionale del Pd ora sindaco durante il "varo" della passerella mi suonava incomprensibile. Poi ci ho riflettuto e ho compreso. Allora, scenario: si pedonalizza Tiberio senza fare passaggi altrimenti le macchine "filano dritto" come da dogma locale e non si fermano al borgo, borgo dove tra l'altro puta caso etc. Restano due passaggi lontanissimi: ponte dei Mille e SS16, la città divisa, e si farà a breve credo. Una castroneria senza un passaggio altrnativo ma si farà. E secondo voi che leggete, bontà vostra, queste righe pim pum pam da oggi a domani mettono un divieto e sul ponte della discordia non passano più macchine?? Sarà così?? Ma io che ho due nozioni in materia non credo proprio! Il ponte perderà totalmente la sua dimensione funzionale per diventare Monumento, non vi passeranno più non soltanto le auto ma neppure le bici e i motorini e forse neppure i pedoni! Ci sarà un accesso per entrare e uscire unico forse, questa è una possibilità. E ci sarà una fase per renderlo Monumento, di pulitura, sistemazione che potrebbe durare anche un anno. Allora fatte queste cosiiderazioni, all'improvviso, tutto appare logico, consequenziale, razionale, diabolicamente cronoprogrammato: la fake della "piazza sull'acqua" e quella di una incomprensibile passerella-ponte pedonale, galleggiante (!), di legno (!), dentro (!) l'ex alveo. Ebbene ho capito che queste strutture hanno la funzione di scongiurare l'isolamento del Borgo durante la fase di "monumentalizzazione" del Ponte di Tiberio approvvigionandolo di turisti e non, sia durante questo periodo di chiusura a ogni tipo di traffico, sia dopo, con una chiusura a tutti, forse anche pedoni che potrebbe essere definitiva perdendo la sua dimensione funzionale, altre spiegazioni all'ossessione di unire le due sponde senza fare un ponte carrabile non ne vedo. Quindi da Dietrologo ora tutto mi è chiaro le mosse dell'ex segretario dei locali Pd e la ragione di unire le due sponde con la piazza che è una strada nel parco di fatto e la passerella che è un ponte di fatto: il timore della chiusura del Ponte di Tiberio a ogni tipo di passaggio e l'isolamento dalla città del Borgo. Quelle parole "ora si può pensare alla pedonalizzazione" apparentemente incomprensibili mi hanno condotto alla Verità, appannaggio di pochisssssimi che riescono a leggere dietro i fatti apparenti, grazie per l'attenzione. In foto dal sito riminiturismo vedesi uno dei tanti ristoranti del borgo detto "di San Giuliano" che sarebbero stati fottuti quando si fosse proceduto a pedonalizzare il ponte se non si fosse provvidenzialmente provveduto a suon di milioni agli interventi citati.
 L. Finto Pesce, 'rco dis che tempo oggi!