mercoledì 19 settembre 2018

Salvataggio in Mare

Il tema della sicurezza in mare viene giocato su due campi: da una parte i salvataggi, dall'altra i bagnini che (giuro) non mi stanno sulle palle. Sono solo (da sempre) un liberista fan di Bolkestein, prima che lo inducessero a..bere. I bagnini pagano il servizio come quello della pulizia dell'arenile, ambedue condotti egregiamente, ma migliorabili. La pubblica amministrazione rappresentata dal Comune sta nel mezzo. Dipende (molto) dall'autorevolezza del Sindaco stabilire le modalità di controllo. I vigili in mountain bike non sono autorizzati a correre sulle acque. L'equilibrio politico in questo caso è dettato dalla Regione che ogni anno dalla spiaggia centrale di Via Moro a Bologna impartisce ordinanze..ridicole. Se invece di seguire questo solco ormai abituale, si partisse dalle regole generali, scopriresti che il marinaio di salvataggio non esiste per gentile ma onerosa concessione dei bagnini, ma è un obbligo di legge. Una ordinanza può fungere solo come mero aspetto organizzativo. Un giornalista, anche leggermente curiale o dopo avere dato il Buongiorno a Gnassi, spinto da insana curiosità, potrebbe leggere le ordinanze emesse dalle Capitanerie, una quindicina di anni fa e scoprirebbe che per la sicurezza in mare, al primo punto veniva ribadito l'obbligo del servizio da parte di ogni bagno e solo dopo si parlava della possibilità di organizzarlo in termini più ampi. Puntualizzando che, se lo stabilimento rimaneva aperto oltre il periodo del servizio generale, doveva dotarsi di un marinaio di salvataggio e stessa cosa doveva fare per tutta la stagione in caso di condizioni meteo marine avverse. Se queste mie osservazioni non rispondono a verità, spero che qualche Istituzione come Comune, Regione, Procura, Prefettura, Forze di Polizia e.. Guardia Costiera confermi dove trae origine la normativa che disciplina questo servizio. Sarebbe bello nell'Italia desiderosa del cambiamento che per una volta non si partisse dall'esistente ma dalla Legge che c'è e cosa impone. Solo dopo il disastro provocato dall'inchino di Schettino, tutti ribadivano che era vietato. Sarebbe utile che il tema venisse affrontato non solo sul versante economico od occupazionale. la sicurezza non ha prezzo. Una spiaggia pulita, sicura e..nuova è pubblicità progresso.