giovedì 27 settembre 2018

Piazzale Zanza

Santo subito: per il mio sentire scompare con Zanza una figura che ha dato, sì ha dato lustro alla Romagna, ai romagnoli, a Rimini e ai riminesi quantomeno sotto il profilo della virilità, diciamo; icona di machismo e sbaglia chi parla di "Vitellone" che era tutta un'alta cosa riferendosi a figura risalente ad 15-20 anni prima dell'inizio dell'attività playboystica di Zanfanti "Zanza". Dico: una via, una piazza... ma perché no... cambiare nome al Galli, se n'è parlato in passato poi Sgarbi disse "lasciategli quello". E allora il Palacongressi... l'Aeroporto, del resto Fellini ha già tante cose dedicate che quasi, scusate non se ne può più, con rispetto parlando per il Maestro. Ma basterebbe forse dedicargli la piazza, oggi Piazzale Gondar, a pochi metri dalla quale esercitò la sua Arte. Morto nell'esercizio della stessa, come Molière sulla scena non lascia eredi di pari calibro e come per i grandi campioni si ritira la maglia; probabilmente fosse vissuto in altra città più grande o altra epoca avrebbe oscurato la fama di Casanova, si parla infatti come noto di migliaia soggetti femminili che avrebbe deliziato nella sua straordinaria e per quanto si sa unica carriera che a mio parere pur precocemente termina nel migliore dei modi. Quindi direi : quantomeno il minimo "Piazzale Zanza" al posto di Gondar, e con una statua sulla falsariga di quella che c'è al termine del molo di destra, quello stile "epico", e con gli attributi bene in vista coperti soltanto da un panneggio vedo-non vedo, a simbolizzare non il vitellone figura anni '50 ma il birro romagnolo, termine oggi caduto in disuso rimasto solo forse nella zootecnia ma che si usava fino a metà '80 secolo scorso. E no dico un giorno di lutto cittadino ma mi aspetterei pubbliche condoglianze da parte del sindaco per quello che ha significato in termini di appeal di Rimini presso il gentil sesso del nord Europa e della penisola scandinava, per quello che Zanza ha fatto per Rimini, noto quasi forse più di Fellini in quanto in Scandinavia hanno già Bergmann che notoriamente è superiore al Maestro di Gambettola ma nato a Rimini sotto il profilo intellettuale almeno delle sue opere se non "fantastico" e "visionario". E del resto se un bravo ma normalissimo imprenditore della Notte come fu l'immenso Gianni Fabbri ha avuto una rotonda, un gigante come Zanza penso una piazza sia il minimo... se non addirittura cambiare nome a viale Regina Margherita, ma perché no? Scienziati ipotizzano che Gensis Kahn per il suo proverbiale appetito sessuale abbia oggi a distanza di secoli centinaia-di-migliaia di eredi naturali sparsi per il mondo e in particolare nelle zone dove visse e chissà chissà, tanto sarà capitato un "incidente" ogni tanto in una così lunga carriera, che in Scandinavia e Nord Europa fatti due conti non ci siano oggi centinaia di nipoti naturali del nostro campione riminese di ars amatoria ineguagliato almeno su scala nazionale!?
 In foto la leggendaria pagina che gli dedico la "Bild". 
M.S.A.