lunedì 10 settembre 2018

Monete per Salvini

Ho letto (per caso) un articolo del Manifesto, giornale simbolo di una "opinione" di partito, oggi quasi scomparsa o tramutata in debole corrente di pensiero. Sembravano numerosi come i soldati del Duce di Riccione, in realtà sono quattro compagni radical e neanche troppo chic. Le monetine che hanno lanciato a Craxi, secondo il manifesto famoso per i titoli, oggi non verrebbero "coniate" per Salvini ma... udite, il popolo sarebbe con lui. Una tragicomica riedizione del Cristo politico innocente e del Barabba ladro di pubbliche donazioni. Sono cambiati i tempi e le regie. La Dc ed il Psi sono stati decimati, pagando per tutti, al Pci hanno fatto un trattamento speciale: Greganti, Secondo la stampa che chiede la testa di Salvini, il prezzo è giusto. Rimane lo scandalo di una quasi assoluta "immunità" locale e nazionale per il Pd. Il presunto partito della sinistra annacquato con la peggiore democristianeria, ha goduto di una quasi assoluta impunità. Quando sono stati costretti ad indagare, i risultati si sono persi nelle nebbie, non solo romane. L'inchiesta (?) Consip ha chiuso l'era post tangentopoli. Inizia quella del rinnovamento. Ci sono stati solo due referendum che non hanno avuto un seguito legislativo: acqua e..responsabilità dei giudici. Nel primo caso era una delle tante visioni amatoriali dei grillini ad animarlo. facendo una confusione bestiale tra proprietà e gestione. Pensate che oggi la giustizia è nelle loro mani...democristiane. Nel secondo caso la politica ha sempre cercato l'accordo con la magistratura, tanto che quella democratica emana comunicati con il Pd, contro la protervia di Salvini. Se oggi il magistrato Pilato chiedesse al popolo elettore chi volete vi rilasci, Gesu detto il Cristo o Barabba detto Salvini? Perfino il giornale di Scalfari sarebbe indeciso. Ma loro hanno già scelto quattro volte. All'uscita dall'Hotel Raphael chi verrebbe sommerso dalle monetine? La sentenza che dispone il sequestro di quarantanove milioni alla Lega segna un cambio di scena. Nei primi anni '90, ricorda sempre il Manifesto, la magistratura abbatteva un ceto politico moribondo, con le manette ai polsi, aggredito dai media unificati. Oggi i magistrati (alcuni) indagano un movimento di governo sorretto dalla maggioranza (larga) dei cittadini che ha dimostrato di essere in piena sintonia con il leader della Lega e..non solo. La maggioranza dell'opinione pubblica è tutta schierata con il capo politico ingiustamente colpito, quasi fosse un martire. I resti della sinistra non hanno imparato dalla lezione berlusconiana. I voti e gli elettori perduti sono frutti anche della liaision giudiziaria per colpire il Cavaliere, oggi alleato sconfitto. Chiamare alla resistenza è una comica. Vedere fascisti e perfino il Duce ritornare a.. Riccione, fa parte di un copione bruciato. E' rimasto Mattarella. Devo dire che le sue parole sembrano quasi "papali" nella loro inutilità.

PS Leggete l'Espresso (on line). Ottima inchiesta sui sindacati (tutti)