martedì 25 settembre 2018

La Festa

Avete mai partecipato a quei malinconici incontri, passati 50 anni, tra reduci liceali? A me è capitato recentemente, dopo avere toppato le "feste" del passato. Solo chi ha assaporato questa esperienza triste può capire cosa possa essere la Festa dei Dems. Si sono vergognati da soli a farsi chiamare ancora piddini. Abbiamo anche capito le ragioni del qualche milione speso per il Fulgor che Fellini non ha mai amarcord. Le intemerate del Sindaco ci hanno portato a questo, assieme ad un orribile castello kitsch. Le passerelle, roba da motonavi, hanno fatto incazzare gli amici di Grassi ..Ennio. All'avvenimento commemorativo la scomparsa di un partito di cui nessuno sentirà la mancanza, hanno partecipato Zingaretti, in rappresentanza della famiglia  cinematografica ed il buon Orlando che viene usato per riempire il cast. Il Carlino per testimoniare la modesta importanza dell'avvenimento, ha dedicato poche righe. Un coccodrillo che segnala l'avvenuta dissoluzione di un partito oggi interpretato dal solo Gnassi. Non so quanti siano stati i partecipanti, ma anche se fossero andati tutti gli iscritti, il piccolo cinema sarebbe stato vuoto. Zingaretti, copiando l'interpretazione dal fratello, ha detto che non esistono cure se non un deciso distacco dal passato. Nel Partito di Renzi non si è salvato nemmeno il tesoriere. Avrete capito che le piccole cifre che sono girate per avviare la costruzione dello Stadio erano niente rispetto alla grandinata prevista per le Olimpiadi. E' bastato un cambio traumatico del vento governativo ed improvvisamente si accorgono che il Pd viveva (bene) anche senza le salsicce dei Festival. Hanno smesso subito di ironizzare sulle rateizzazioni concesse a Salvini. L'unico partito che non ha mai avuto problemi di quella natura è stato Forza Italia. Il proprietario e tesoriere ha la pubblicità.