venerdì 12 ottobre 2018

Anatomia Riminese

Negare il successo di Gnassi è cosa che ti colloca nel folto girone dei bugiardi o prevenuti. Mancano però gli interlocutori, quando osi criticarlo su una delle tantissime questioni che ha aperto e mai chiuso. La mancanza del confronto mi ha portato a pensare che il silenzio poteva essere scambiato per condivisione. Mi è arrivata spesso come risposta un deciso" Gnassi è bravo". Contiene però due significati: non sono in grado di discutere oppure ho letto il Carlino. Essere in disaccordo ti consegna nella folta schiera dei bastian contrari o meglio grillini. E' la conclusione dei troppi anni di regime incontrastato, mai messo in discussione. Le liste civiche hanno finora interpretato la parte salvifica della scialuppa quando la nave piddina affondava. Gnassi ha creato un vuoto che viene riempito con panem et circenses. Vince l'incapacità di aprire una dialettica programmatica. Al Signore della Città è permesso tutto, perfino di rifare una passerella venuta male o spedire lettere incaute. Tanto.. ci siamo dimenticati. Le città a noi vicine hanno avuto forza e coraggio di cambiare. Siamo al cospetto di una giunta anomala nei tempi e nella composizione con una vicesindaco stile Riace. Si regge sulla forza del sindaco e della stampa di regime (tutta), come denuncia Gigetto. Ho l'impressione però che stiano camminando una spanna sopra il disastro elettorale che li colpirà tra poco. La fortuna di avere ancora del tempo prima della scadenza li porta a compiere gli ultimi atti disperati. Solo così puoi spiegare alcuni scambi che sarebbero vietati perfino a luci rosse. Un amico, molto diretto, descrive i simpatizzanti come "pecoroni" che seguono la mandria per abitudine o pigrizia. Esiste ancora il Barnum dei nani e ballerine, legati ad un mondo che sta velocemente scomparendo. Gli interpreti svolgono anche funzioni rilevanti come la cronaca e l'informazione, precipitata in basso. La verità del regime è il tornaconto, alle volte economico. Conoscono l'arte del vassallaggio dopo avere fallito come protagonisti. I comportamenti di coloro che dovrebbero essere, nel gioco delle parti, le opposizioni politiche, sembrano dettati da uno sciagurato patto trentennale.  Il "veterano" indiscusso dell'opposizione, il consigliere Gioenzo Renzi "tuona" sempre su piccole ma comprensibili questioni. Il Signore (altra scuola) spesso lo accontenta, come si fa ai simpatici Gianburrasca. Ognuno rimane nel suo habitat. Solo che Gnassi comanda.. Gioenzo è contento del suo piccolo grande ruolo. Si va avanti da sempre così. Il resto è anche peggio. Su quello che bisognerebbe fare mi fido di quello che leggo piacevolmente su questo blog.
Sandrino