martedì 2 ottobre 2018

Fellini sempre Fellini

Fellini sempre Fellini, due parole appena: sono sempre stato, sono tuttora e sempre sarò contrario, anzi "contrarissimo" alla "fellinizzazione" della città per ragioni che sommariamente spiego. Allora: ora ci si sta scaldando per il 2020 per celebrarne il 100 anni della nascita, quest'anno cadono in 25 della morte nel 2023 ci saranno i 50 di Amarcord... ed è strano che nel 2013 non sia stata celebrata l'uscita di 8 e 1/2 invero unico film di Fellini che entra nella top 100 della storia del cinema. Questo perché perché a Rimini si-celebra, si celebra qualsiasi cosa sia celebrabile anche i 40 dell'apertura della piadineria Nella è ricorrenza celebrabile a Rimini e soltanto a Rimini siamo maestri a premiare, ricordare, celebrare la più insignificante capzata, e non è mai celebrazion-e ma celebrarazioni -i "i", notare. Fellini: (che occorre chiamarlo "il Maestro" e non semplicemente "il regista" altrimenti ti linciano) per me ha poco senso il nutritissimo nonché innegabilmente interessante programma del 2020, lo avrebbe avuto, senso, se non fosse accaduto che da 25 anni egli sia stato celebrato, omaggiato, ricordato in ogni modo possibile immaginabile fino, fatto credo unico al mondo, fino a dedicare una via per ogni suo film. Questa è la ratio delle ricorrenze: ricordare qualcosa che rischia l'oblìo, e non direi sia il caso di Fellini, non a Rimini! Pertanto avrei fatto una cosa molto più leggera rispetto a quello che si prospetta con decine di iniziative nemmeno stessimo parlando dello sbarco sulla luna o la scoperta dell'America. Sono anche assolutamente contrario al museo perché che sappia non si fanno musei per i registi né eventualmente l'onere spetterebbe alla città ove è nato ma da dove si è trasferito 20enne, città che considerava sua, alla quale ha dedicato una pellicola e nella quale ha vissuto l'80% della propria vita. Senza dire che farlo al Castello non si mescola l'oro con la pirite e non aggiungo altro. Quindi direi un'appropriazione indebita quella di Rimini su Fellini che ha inizio dopo che egli realizza una pellicola considerata fra quelle di II fascia come Amarcord (i film tipicamente considerati da non perdere sono 3-4 e fra questi non c'è l'ottimo Amarcord) in cui rievoca la propria giovinezza come si fa tipicamente quando si è in zona 50 anni, lui era un regista e ci ha fatto un film. Rimini ha migliaia d'anni di storia e "protostoria" non può cambiare il nome in Fellinia per quanto sia un personaggio noto ma negli anni lo sarà sempre meno e rimarrà nell'Olimpo dei grandi registi del passato con Bergman, Kubrick, Eisenstein etc.: presso le nuove generazioni è ormai sconosciuto ed è normale che sia così è ormai materia per cinefili e studiosi di cinema. Non puoi tu politico locale continuare a menare la storia di Fellini a 25 anni dalla scomparsa, a 55 dal suo film capolavoro come fosse cosa d'ieri. E' nei 20-30 grandi registi di sempre amen, guardi i suoi film, lo studiano nei corsi di cinema o di storia del cinema, è un grande falso ed un abuso quello che Rimini commette su Fellini prendendolo fra i suoi figli ma un russo di 25 anni che sbarca all'aeroporto omonimo 9 su 10 non sa chi sia e mai lo saprà e questo è nell'ordine delle cose. Ma la cosa più idiota in assoluto è stata la questione Fulgor: un normale cinema che negli anni '80 secolo scorso proiettava normali film di cassetta, che poi ha chiuso, nel quale Fellini pare andasse al cinema gli anni che visse a Rimini, una cosa che era passata in giudicato cosa fai? Chiami Dante Ferretti, ci spendi l'ira di dio e glielo dedichi. 
P.S. non ho evidentemente nulla avverso ad un genio creativo assoluto ma la manipolazione, la stupidità, la strumentalizzazione, l'ignoranza con cui è stato trattato dopo la scomparsa è disarmante e mi stupisce che nomi di fama, prestigio e cultura ne abbiano preso parte.
 In foto, curiosità: a Cesena hanno fatto presto sebbene Gambettola cittadina originaria di Fellini si di influenza cesenate: gli hanno dedicato una via, stop. 
Zobeta M.