martedì 2 ottobre 2018

CS M5S Santarcangelo

Il PD e l’ambiente – ECOFESTE? NO, ECOBALLE
Nelle settimane passate abbiamo sentito la nostra amministrazione lodarsi del fatto che, finalmente, a partire da questa edizione nella Fiera di San Michele, sarebbe stato obbligatorio per tutte le attività di ristorazione (ambulanti e fissi) l’utilizzo di stoviglie compostabili da conferire nella raccolga dell’organico. L’utilizzo della plastica ad oggi è infatti un problema ambientale enorme, di cui anche noi ci siamo occupati con una mozione nel consiglio del novembre 2015, nella quale chiedevamo proprio l’obbligo di stoviglie compostabili per tutte le manifestazioni sul nostro territorio, mozione peraltro bocciata dal PD. Tutto bene, quindi? Abbiamo finalmente le ecofeste a Santarcangelo? La risposta, è NO. Abbiamo solo un partito che spara ecoballe, enormi ecoballe, e che emette delle ordinanze senza preoccuparsi minimamente di farle rispettare, e che non è oggettivamente in grado di gestire in maniera sensata ed organica un regolamento sulla gestione dei rifiuti. Abbiamo fatto un giro per la fiera, sia Sabato che Domenica, e cosa abbiamo trovato? Tutti gli stand di Piazza Marconi con normalissime stoviglie di plastica (piatti, bicchieri e posate), e solo due punti ristoro su Piazza Ganganelli con alcune stoviglie compostabili ed altre di carta, e parliamo solo dei punti di ristoro ambulanti, ci chiediamo se e quali bar e ristoranti del centro si siano dotati delle stoviglie compostabili per l’occasione. La realtà delle cose è che l’ordinanza nr. 88/2018 del nostro Sindaco, che obbligava tutti i punti di ristoro, sia ambulanti che fissi, a dotarsi di materiale compostabile, si è rivelata carta straccia. Ad oggi non ci risulta che sia stato fatto alcun controllo i merito da parte degli organi competenti, né alcuna sanzione di nessun tipo per le varie inottemperanze che ci sono state. Sarebbe bastato avere un minimo di buon senso per capire che prima di fare una ordinanza di questo tipo, sarebbe stato necessario organizzare in maniera diversa la raccolta, fornendo ad esempio delle grafiche specifiche che indicassero ai consumatori dei pasti dove gettare il materiale, e soprattutto fornendo dei contenitori per l’umido ai singoli punti di ristoro, invece che lasciare alle persone l’onere di trovare qualcuno dei bidoni sistemati ai 4 angoli della piazza, spesso anche in posizione poco visibili. Invece cosa abbiamo ottenuto? Un enorme buco nell’acqua, con i pochi esercenti che hanno acquistato il compostabile che si sono ritrovati questo materiale gettato se và bene nell’indifferenziata, e chi invece si è candidamente disinteressato della cosa che non ha ricevuto nessun tipo di controllo o verifica. Ancora una volta ci troviamo davanti un partito che fà dell’apparenza un pilastro della propria esistenza, un partito che non è in grado di capire che non basta fare un comunicato stampa perché le cose avvengano come per magia, una amministrazione che non ha nessuna visione del futuro intesa come salvaguardia dell’ambiente e della nostra salute. Ecofeste? No, ECOBALLE.