lunedì 15 ottobre 2018

Raccoglie tutto

Hera ora raccoglie di tutto anche abiti e infine oli esausti. Ci sono cassonetti appositi per la città, una cosa che a mio parere è errata e spiego. Raccogliere abiti usati in passato era un mestiere, lo stracciaro o straccivendolo. Raccogliere oli esausti è ancora oggi un mestiere. Hera e chi si interessa di rifiuti ora si allarga. E la retorica del buon cittadino che differenzia è farlocca perché poterlo recuperare quello che butti vale di più di quello che utilizzi, pensiamo a certi imaballaggi per cineserie da pochi cent, all'acqua in vetro, a certi metalli rari e costosissimi negli apparecchi elettronici a bevande in lattine di alluminio in cui quello che butti vale più di quello che consumi: da qui la caccia ai rifiuti che Hera nel caso del vetro e dell'alluminio per esempio se lo vuole differenziato DOVREBBE PAGARLO, l'alternativa all'usa e getta non è il riciclo a mio onere consumatore ma il riutilizzo. questo è ma mi interessava qui più l'aspetto dei mestieri e del Lavoro. Anche raccogliere ferraglia dismessa era un mestiere. Ora per dire solo due parole su un tema con molte implicazioni e molto vasto e profondo e che tocca la basi della convivenza è profondamente sbagliato che un colosso che si interessa ormai di tutto "si attacchi" diciamo così anche agli abiti dismessi per rivenderli e agli oli esausti "rubando" il lavoro a chi faceva quel mestiere, mi spiego!? Del resto come già scrissi una società che mette sotto chiave i rifiuti e che arresta un ladro di rifiuti (qualche giorno fa sul giornale) per me è al capolinea: eeeh hai voglia a pulire la foce del Marecchia lavoro peraltro che dovrebbe fare chi paghiamo per farlo e non volontari! Cerco di spiegare appena appena e sommariamente quello che intendo a prescindere dall'assurdità che i rifiuti hanno assunto nella società italiana e soltanto in Italia una centralità. E naturale che grossi gruppi possano mettere su cattedrali del commercio e ridurre in miseria commercianti, che multiutility come Hera possano allargarsi a dismisura in campi non propri ma alla fine se fai perdere il lavoro alla gente come fai a vendere le tue merci od a incassare le tue bollette, ok?? Questo per dire che la "distribuzione" del lavoro è "convenzionale" un patto sociale diciamo, è chiaro che la c.d. filiera oggi potrebbe essere cortissima ma alla fine se si perdono posti di lavoro e si perdono per conseguenza consumatori e non solo consumatori ma gente in grado di pagare imposte che tengono in piedi la burocrazia e altro. Quindi grossi gruppi potrebbero, e lo stanno facendo, spazzare via la metà dei lavori e accentrare tutto ma non conviene il patto sociale salta in una sua componente sottintesa e non compresa. E' convenzionale che ci sia il piccolo commerciante, il medio, il grossista se elimini queste figure e invece di passare da A a B a C... le merci passano da A a Z direttamente costeranno meno ma non avranno distribuito quattrini nel loro percorso, mi spiego!? Immaginate il danaro come il sangue del mondo che circola per mille vasi e a ogni punto lascia nutrimento od ossigeno se elimini gli stop e lo mandi dal cuore alle estremità senza lasciare nutrimento e ossigeno lungo il percorso il corpo animale morirà, questa la via intrapresa dal nostro Paese fra altri problemi, l'esempio di Hera che ora mette sulla strada quelli del recupero oli esausti è paradigmatico: come faranno poi a pagare loro le bollette quando gli hai portato via il lavoro? Tanto e tanto altro ci sarebbe da dire due righe appena.
 M. A. S.