martedì 23 ottobre 2018

Buon Compleanno Riccione

O Romeo, Romeo, wherefore art thou Romeo? Deny thy father, and refuse thy name! or if thou wilt not, be but sworn my love, and I'll no longer be a Capulet. 
Riccione ha festeggiato giorni fa come ogni anno circa mi pare il 97o anniversario dallo "scorporo" da Rimini per Regio Decreto avvenuto primi secolo scorso come a Bellaria- accadde lo stesso qualche decennio dopo, nel II dopoguerra. Comprensibile l'orgoglio arciunès ma Riccione sarebbe Riccione come Cortina è Cortina anche se è sotto la Provincia di Belluno e Bellaria NON è diventata Riccione, località snob e vip, anche se non si fosse separata da Rimini. La specificità che ha fatto di Riccione una località balneare esclusiva non risiede dal fatto che si sia potuta autogestire rispetto al calderone riminese (o almeno essa è marginale), ed affrancarvisi ma dalla sua posizione che si sarebbe chiamata qualche secolo addietro "Il Sito Arcionese". Milano Marittima, che ha storia e numeri totalmente diversi da Riccione, è località vip anche se è parte del Comune di Cervia e rappresenta tra l'altro, diciamo così, il "finis africae" dopo il quale inizia il turismo di nicchia dei lidi ravennati e ferraresi. Bellaria è rimasta Bellaria anche staccandosi da Rimini: non è diventata località di turismo d'élite per il motivo di potersi autogestire rispetto al capoluogo: tale era, tale è rimasta, per ragioni appunto che attengono la sua posizione geografica sulla costa di cui sommariamente e con qualche imprecisione dirò. Pertanto , considero personalmente la cittadina amministrata oggi molto bene dall'ottima Tosi. Comprendo altresì "l'orgoglio riccionese", anche perché oggi per esempio ha una popolazione di circa 35.000 abitanti per cui sarebbe risibile con questi numeri tornare ad essere frazione di una città di 150.000 come Rimini, anche se detto aumento demografico non è avvenuto in virtù della separazione da Rimini ma ha seguito l'onda delle migrazione dopoguerra sud-nord esattamente come Rimini. Auguri dunque a Riccione non-più riminese: ma non crediamo, amici del rio Melo, che lo sviluppo nel senso di turismo di élite, la vivibilità rispetto a Rimini esempio, e tutto il resto che si può dire di buono e di ottimo questa cittadina autentica orgoglio regionale ed unica metà vip di una certa dimensione essendo Mi.Ma pure vip ma molto più piccola, detta situazione abbia a che fare con la separazione da Rimini ma, sopra tutte le altre ragioni che vi possano, essere, è legata come accennato alle caratteristiche del luogo, ossia: che si trova leggermente più alta s.l.m. (qualche metro può fare la differenza) rispetto alle paludi es. di Viserba, che ha una vista sul colle San Bartolo, che ha un ameno retroterra collinare molto vicino alla costa assente nelle frazioni nord che aspirerebbero ad un'autonomia rispetto a Rimini, diciamo… Viserba; al fatto che a differenza di Viserba, Bellaria ecc. vi passa da oltre un secolo la linea Milano-Bari assente nelle cittadine e frazioni a nord di Rimini, alla sua favorevole esposizione ai venti non freddi che investono Bellaria d'inverno, alla natura stessa della sua geologia; quindi in conclusione bene Riccione non riminese che si amministra da sé, vivibile, paesana e vip al tempo stesso, con parcheggi auto gratuiti a perdita d'occhio nella parte alta che nessuno pensa di sostituire con prati tipo Utopia (!), con una marina curata, esclusiva ed un mare pulito, con il suo verde, ma non è questo che ne ha fatto una località vip; ciò per la precisione, vista la comprensibile enfasi dei festeggiamenti: in due parole come da suggestione scespiriana in epigrafe: Riccione sarebbe e sarebbe diventata Riccione anche se fosse "sotto".... il Ghetto Turco! In foto il “sito riccionese” da G. Earth
 M. A.