lunedì 1 ottobre 2018

Lo Specchio

Lo possiamo dire tranquillamente, passati i primi 120 giorni del cambiamento, inteso come governo. Molti si aspettavano di più e forse meglio, ma spesso prevale l'inesperienza di chi non ha mai governato se non seduto su qualche strapuntino per non disturbare il Cavaliere, intento a contare gli avvisi di garanzia che piovevano come ..polpette. Parlo della Lega che ha avuto un ruolo secondario nella breve parentesi berlusconiana, terminata a colpi di sentenze e fotografi sugli alberi. Le Olgettine hanno fatto il resto. Il movimento invece si comporta, al netto di Fico, meglio delle modeste aspettative. Il Cavaliere ha avuto fortuna, ancora non andava di moda il metodo Weinstein, altrimenti avrebbero trovato perfino una "credibile" che lo accusava però (solo) di tentati abusi. Rimango sul ponte di Genova, lo specchio che le opposizioni mediatiche hanno usato per comminare al governo voti impietosi. Sono costretti ad andare in piazza (vuota) per ascoltare Martina. Dovrebbero fare come la strega di Biancaneve e guardarsi allo specchio per vedere quante emergenze hanno affrontato senza cadere negli scandali penali. Terremoti, esondazioni, frane, incendi, rappresentano per i governi precedenti delle figure meschine, eppure i gialloverdi vengono accusati di ritardi, incapacità nell'affrontare un dramma conseguente agli intrecci politici-imprenditoriali di marca squisitamente piddina. I colpevoli all'attacco. Nel governo e fuori ci sono personaggi che svolgono il ruolo inaccettabile di sabotatori e rallentatori, usando i mezzi tipici di una opposizione interna. Non mi riferisco alla figura costituzionale di Mattarella. Avete mai sentito dal Quirinale "avvisare" il governo Renzi? Gentiloni per il poco che ha combinato sembrava eterodiretto. Hanno iniziato un percorso sostenuti dai cittadini votanti come mai accaduto in passato. Non fatevi imbrigliare dalla melina dei cavilli. Ci sono professionisti della pratica. Secondo i giornali del Gruppo Nazareno avrebbero già dovuto iniziare il lavori di ricostruzione come hanno fatto con Amatrice. Non conoscono la vergogna. Cercano di sviare le responsabilità che stanno emergendo. Le Autostrade sono la grande distribuzione del traffico. I guadagni sono spaventosi. Ci sono comuni che hanno piccole percentuali del capitale di alcune autostrade che si finanziano con i dividendi. Anche quel giochino, dopo quello dei finti migranti, è stato smascherato, con un prezzo umano e sociale spaventoso. Questo potrebbe fare riflettere perfino un renziano. E' immorale accusare chi tenta una ricostruzione scevra da connubi e camarille e dimenticare chi sono i veri colpevoli. Non parlo di Benetton. Gli applausi a Salvini e Di Maio regalati dal popolo genovese erano meritati. Gli unici "non" colpevoli. Gli altri devono ancora completare la ricostruzione dopo il terremoto del Belice.