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Ma non 50 volte fia riaccesa: già ben 4 anni prima "futurologi" USA
avevano profetizzato la scomparsa per il 2017 della stampa periodica.
Questo non è avvenuto ma la strada sembrerebbe segnata anche se
nessuno ha la sfera di cristallo dicono oggi che nel 2040, fonti ONU, la
carta stampata periodica intendesi quotidiani etc. sarà scomparsa del
tutto in tutto il mondo sostituita da quella digitale. Questo è molto
probabile i colpevoli sarebbero la tv in primis che ha dato la prima
spallata già da tempo sottraendo pubblicità e secondariamente
internet. Il Consiglio comunale riminese vota pro edicole di giornalai
che stanno scomparendo dal centro e non solo. Se voi pensate che
queste esercizi hanno avuto una stagione d'oro nei decenni passati
specie nel secolo scorso e che il loro valore era molto alto essendo
contingentate nell'ordine di circa 500mla euro paragonati a oggi
un'edicola nel centro storico lo so perché mio zio era mediatore di
piazza di quelli senza licenza che in pochi incontri riusciva a
vendere un alberghetto da 1 mld di vecchie liruzze a... un
pensionato macchinista ffss quindi sentivo parlare di queste cose
anche da mio 'abbo di riflesso diciamo. Se pensate che ora come si
dice "restituiscono la licenza" che ha valore zero piange il cuore
vedere questi posti dove facevi la fila per prendere il pacco dei
giornali quando già la carta stampata sotto attacco della tv se
compravi 1 quotidiano nazionale, uno economico, uno locale...
l'Espresso... Cuore ti riempiva di allegati: i vari "Venerdì" e
simili, poi le videocassette o i dvd, poi i libri... in pratica con
poche migliaia di lire ti riempivano di roba che non riuscivi neppure
a sfogliare interamente e di fatto era pubblicità in larga misura, articoli riciclati in carta patinata, pubblicità che invece di metterti
nella buchetta della posta tu andavi per loro comodità a prendere
diligentemente in edicola e la pagavi pure! Quella stagione è finita
per sempre, Repubblica tira oggi mi pare poco più di 150mla copie e
questo spiega perché la stampa non è più in grado di orientare
attenzione politicamente l'opinione pubblica come ai tempi es. di
quando ci fu il
"sorpasso" per breve tempo Rep-Corriere ad alta quota: 1 mln di
copie (!) anni '90 secolo scorso per entrambi. Dunque il tempo non lo
puoi fermare questo processo è in atto, giornali quotidiani vendono il
10-20-30% di quello che vendevano, questo come detto spiega molti fenomeni:
io credo che sparirà e se scompaiono i giornali nemmeno dire inutile
opporsi alla sparizione delle edicole. Ci fu un tentativo di
recuperare quote di pubblicità con la liberalizzazione delle licenze
fuori dai centri storici ma il processo è proseguito egualmente. Molto
probabile su tempi più lunghi la stessa sorte toccherà al libro.
Quanti si oppongono o sono quelli che i libri li scrivono o sono "feticisti" in
senso lato e non necessariamente negativo che faranno sopravvivere un
po' più un'editoria ridimensionata del 99% parlando grossolanamente.
Personalmente non sono interessato al "supporto" di un romanzo o di
un saggio ieri era un papiro, è stato un libro poi nell'800 hanno
iniziato a "venderti" quello che succedeva altrove oggi posso avere
in una hard disk da pochi terabyte un'intera biblioteca posso leggere
il giornale
comodamente a letto su tablet o pc appena uscito non ho ragione di
andare all'edicola non mi interessa non sono di quelli che amano
toccare il libro... annusarlo addirittura alcuni, mi interessano le
idee, i contenuti, a 1750 dalla distruzione
della Biblioteca di Alessandria e mezzo millennio circa
dall'invenzione della stampa le idee e i racconti avranno altri
supporti non morirà nessuno per questo, spiace per le edicole riminesi
ma non hanno scampo per fenomeno mondiale.
AA