mercoledì 13 marzo 2019

Ti condono in nome di...

Enrico Piccari, capogruppo piddino nel consiglio comunale di Rimini, appartiene alla schiera dei portatori (locali) di cognomi impegnativi. Simpatico ragazzo, parcheggia un piccolo veliero, vicino alla mia barchetta nel porticciolo di Viserba, concesso al Circolo più indagato d'Italia. Il peso (enorme) del padre, lo ha spinto in politica in quello che resta della presunta sinistra. Una volta non gli sarebbe successo niente. Il grande partito sapeva nascondere debolezze ed ingenuità e non avrebbe mai scelto Gnassi. Per l'attuale Sindaco ci sono alcuni personaggi deputati ad interpretare le parti della commedia a lui indigeste. Il Carlino è sempre sempre attento nella difesa, come i "colchoneros". Il Sindaco, quando rischia almeno qualche pernacchia, lascia la scena agli stuntmen. Non so come e perchè  gli abbiano dato l'incarico di "difendere" rom e sinti fino ad arrivare alla promessa di un condono improbabile. E' vero che esistono regolamenti edilizi differenti nella città. Nel Borgo Fotrunato, ad esempio, puoi tamponare tutto. Ci sono centinaia (?) di cittadini che hanno ricevuto ordini di demolizione. Qualcuna perfino eseguita. Possono resistere ma prima o poi, spesso mai, sono costretti ad eseguire l'ordine. Per i bagnini hanno inventato una autocertificazione come per i vaccini. Anche in questo caso però ..depende. La faccio troppo lunga? Il giornale definito una volta "nemico" dell'amministrazione, convertito al renzismo, lo intervista e, come sempre, accompagna le parole con foto e dichiarazioni di quattro (4) cittadini buonisti. Il giornalista ciclomunito ha trovato solo quelli. Vorrebbero le casette (condonate) nel giardino di casa. Caro Enrico hai avuto la colpa di eccedere in fedeltà sindacale. Un peccato che spesso compie anche il mio Morollino. Doveva lasciare a Gnassi il compito di inserire nel Piano Strategico, con le figurine di Ermeti, il comma del condono ..errante. Poi le abbiamo viste quasi tutte.