venerdì 22 marzo 2019

Bar Lino

Molti anni fa l'ex ministro verde che per il malcostume purtroppo ancora in uso veniva eletto nel nostro collegio riminese pur essendo ligure e romano d'adozione l'ottimo Mattioli uno dei padri dell'ambientalismo italiano, professore universitario, fisico, ex ministro, ex parlamentare, molti anni fa quando frequentava un po' almeno il collegio in cui era stato eletto una sera fece riaprire con la forza di un rappresentante del popolo la stazione ferroviaria che il personale di FFSS avevo preso l'abitudine di chiudere alla sera, così, per comodità loro, come talora quei pubblici dipendenti quando pian piano "organizzano" la struttura che gestiscono non secondo le esigenze dell'utenza, ma secondo le proprie, non so se mi spiego. A Rimini c'è in tal senso un caso eclatante di un "istituto" comunale, privo da tempo di direttore, che man mano si è organizzato secondo i comodi dei dipendenti, altro non aggiungo, parentesi chiusa, offro un caffé e regalo... un libro a chi l'indovina. Comunque tornando all'immenso Professor Mattioli ormai non più giovanissimo egli fece questo atto che ai miei occhi di studente pendolare lo ricoprì di gloria, perquanto piccola poi possa essere la cosa. Orbene la stazione. Chiedo: è mai possibile che dopo le 21 circa quando arrivano gli ultimi treni con notevole numero di passeggeri in poche decine di minuti diventi luogo spettrale, deserto, tutto chiuso, nessun servizio, neppura una sala d'aspetto, biglietteria chiusa come fossimo un paesello, eppure treni continuano a passare e partire ed sostare, arrivare tutta la notte come è possibile che nessuno si prenda cura di questa situazione per non dire di quello che è l'esterno della stessa dopo le 10 di sera il Burger King chiude alle 22 circa, il tabacchi alle 20, solo militari e polizia a presidiare le intemperanze di clochard, sbandati, delinquentelli etc.? Il Renzi riminese, il consigliere, che pure spesso si è interessato della stazione essendo zona diciamo così "di sua competenza" abitandovi non lontano pochi giorni fa anche ragionevolmente si è prodigato per il recupero delle mura federiciane davanti alla sede storica del suo partito una cosa converrete procrastinabile, seconcandari, come può non vedere lo stato di abbandono in cui versa la stazione a parte l'esterno di cui si sa, anche internamente alle 9 scatta il blackout e le poche attività bar etc., chiudono tutti e diventa ricovero per disperati strazianti homeless che vi si riparano dal freddo e ci dormono con tanto di coperte (e dove sono le mille associazioni no profit che chiedono quattrini e sono finanziate da UE, Regione, Comune per aiutare questi crisiti!!?). Si dirà che è molto facile criticare meno facile risolvere. Ma ci sarà qualcuno che ha l'autotorevolezza per dire no! se vuoi quella licenza lì devi garantire un certo orario nonché altre iniziative perché chi vi arriva o parte la sera non si trovi in situazione tipo cunicolo di metropolitana di megalopoli a mezzanotte da allungare il passo sennò trovi quello che ti "taglia"!? Negli anni ruggenti di Rimini da bere diciamo i '70 mi raccontano che il bar-ristorante ora non più esistente di fronte alla stazione faceva orario continuato tutta la notte tutto l'anno, si chiamava Bar Lino, nome semplice, prosaico, senza troppe artificiosità: la sostanza contro la forma. 
Nemo Pascale