Anch’io ho avuto un cane, per diciassette anni, col quale ho vissuto, felicemente, con la mia famiglia per cui nel momento di ripresa della polemica dei cani in spiaggia provo a chiarire, per quanto di mia conoscenza, quali sono le regole che ognuno dovrebbe conoscere per evitare di parlare a sproposito. E’ noto che, da anni, la Regione Emilia-Romagna stabilisce, con apposita “Ordinanza Balneare” , le regole da seguire per la gestione delle proprie spiagge. L’Ordinanza dell’anno scorso fissava, oltre alle date di apertura e chiusura delle attività balneari, gli obblighi e i divieti uno dei quali, in particolare, non consente di “condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale” facendo alcune eccezioni per cani di salvataggio e preposti all’accompagnamento di persone con diverse abilità. Di solito l’Ordinanza regionale specifica che i Concessionari (i "Bagnini”), previa autorizzazione comunale, possono individuare aree “debitamente attrezzate” per l’accoglienza di animali domestici nei loro impianti e prevede anche che i Comuni, con propria ordinanza, possono . . . “stabilire termini, criteri e modalità finalizzati a incrementare la qualità dell’offerta turistica . . .”. Nel Comune di Rimini gli unici stabilimenti balneari autorizzati all’accoglimento di animali erano i “Bagni n.81 e 82” che si sono attrezzati a norma di Legge, i numerosi altri che affermano di essere in regola non lo sono e millantano una incontrollata situazione fuorilegge. Il Comune di Rimini con propria ordinanza ha autorizzato la balneazione dei cani ma “solo ed esclusivamente” per gli stabilimenti già attrezzati secondo le norme regionali ponendo specifici orari e limiti. A chi ha raccontato, giorni fa al “Carlino”, che ha protestato coi Vigili Urbani ricevendo come risposta che è questione di educazione mi permetto di far notare che la Vigilanza (la cui presenza è comunque una rarità) è preposta e pagata per fare rispettare la Legge com’è anche l’Ordinanza regionale. Va detto, infine, che I cani in spiaggia, liberi o al guinzaglio, in mezzo agli ombrelloni, hanno esigenze per alcune delle quali non basta “raccogliere”.
Alcide Tosi Brandi
Alcide Tosi Brandi