giovedì 14 marzo 2019

Colpi di Teatro

Siamo alle sceneggiate puerili, alla parabola dell'alzo del calibro che a forza di tarare iperboli e traiettorie si è fatta frattaglie. Tanti anni fa constatai dal codazzo dei giornalisti che il povero Gioenzo non avrebbe avuto chances... Tuttavia fece una bella partita. Era il 2010! Mai visto un soggetto con al seguito uno stuolo di scriba del genere. Adesso siamo ai colpi di coda. Credo che ad un certo punto ci vada di mezzo la dignità, persa l'inviolabilita' imenale a signoraggio dei dossieraggi da Kgb sovietico... Gli effetti collaterali di abusi di colpi di teatro che suggerisce l'abrogazione del concetto di modica quantità di cazzate. Ieri ho letto un'altra chicca giornalistica. Postulava di terreni abusivi (sic!), casette prefabbricate, riserve indiane, delibere programmatiche e di indirizzo come fossero il CIPE. E intanto cresce l'irpef e si espande la platea dei tassati tra una panzana e l'altra del lanciatore dell'anno. Ancora non ho capito il bocconiano a cosa giocasse. Manca solo il baseball. La mazza alla tafazzi la fa dare ai cittadini al ritmo: ohohohohoh... Lo stesso che ci impone SGR, vera società di servizi, da non confondersi con il diminutivo, vezzeggiativo. Ci siamo signori... Siamo arrivati alle somme. L'aritmetica non sbaglia mai. Nemmeno in politica... Senza numeri ti ritiri. Per fortuna che i vecchi Comunisti vanno o sono in pensione. Io sto pensando che ha ragione Zerbini, a vedere come si sono ridotti e cosa devono difendere, farei obiezione di coscienza. Eviterei volentieri di pagare i contributi! Vorrei vederli lavorare in regime di jobs act, quello che tanto gli piace, è bello per gli altri... Compagno io lavoro e non magno! E' ora che andiate a fare i mattoni... 
P. S. Ahh ok sono diritti acquisiti come quelli dei signori del deserto.
Roberto Urbinati