martedì 3 maggio 2022

Energia Elettrica Terza Parte

CONSUMO ENERGIA ELETTRICA TOTALE NEL MONDO E PER TIPI DI PRODUZIONE. CONSIDERAZIONI SUL FUTURO
Sarà possibile rispettare l’impegno del 2050 di eliminare tutte le produzioni di energia elettrica da sorgenti fossili, eliminando anche la FISSIONE NUCLEARE? Per avere qualche possibilità si dovrà dare grande impulso alle COMUNITA’ ENERGETICHE. La Direttiva sul mercato interno dell’energia elettrica (Direttiva UE 2019/944) che definisce la Comunità Energetica dei Cittadini (CEC), come sempre è stata recepita all’ultimo minuto utile dall’Italia, probabilmente Ministri scelti non per competenza non sono stati in grado di comprenderne la portata. ARERA (Autorità di regolazione per Energia Reti ed Ambiente) con delibera 318/2020/R/eel ha dato seguito a quanto previsto dall’articolo 42bis, comma 8, del decreto- legge 162/19, regolando le partite economiche relative all’energia elettrica condivisa da un gruppo di auto-consumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente in edifici e condomini oppure condivisa in una comunità di energia rinnovabile (Allegato A alla medesima deliberazione 318/2020/R/eel). Purtroppo la burocrazia in Italia è impietosa e solo poche regioni hanno adottato delibere per favorire l’attuazione delle Comunità energetiche e tra queste non c’è ancora la regione Emilia Romagna. La speranza è che i comuni non debbano avere un ruolo, non avendo personale in grado di comprendere questi argomenti. Non ritengo valga la pena affrontare il tema delle centrali nucleari a fissione di IV generazione, in fase di progettazione, anche se l’Europa sembra le annoveri tra le fonti rinnovabili. E’ utile ricordare che in Italia quando si fece il referendum nell’1987 sul Nucleare, questo rappresentava il 4,4 % dell’energia consumata e solo il 2,5 % (1,5 GW) della potenza installata (si rimanda alle tabelle precedenti) Per gli smemorati, (ministri, amministratori e cittadini in genere) di seguito, i quesiti dei tre referendum del 1987, indetti dal Partito radicale: Quesito 3: «Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidano entro tempi stabiliti? (la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento", previste dal 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.8)». VINSERO i SI con il 80,57% Quesito 4: «Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone? (la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi", previsti dai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge) VINSERO i SI con il 79,71 % Quesito 5: «Volete che venga abrogata la norma che consente all'Enel (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero? (questa norma è contenuta nella legge n. 856 del 1973, che modificava l'articolo 1 della legge istitutiva dell'Enel)». VINSERO i SI con il 71,86 % (I quesiti referendari n. 1 e n.2 riguardavano la giustizia, prevalsero i SI, ma non è cambiato molto) Leggendo i quesiti referendari è facile comprendere che non ponevano l’interrogativo Nucleare SI o Nucleare NO, nonostante questo i governi che seguirono, decisero la dismissione delle centrali nucleari esistenti ed il blocco della realizzazione di quelle programmate, non si discusse più di costruire centrali nucleari secondo la vulgata, errata, che i referendum ne vietavano la realizzazione. Il futuro, dopo il 2050, ritengo abbia assoluto bisogno della FUSIONE NUCLEARE, cos’è? in parole semplici, si tratta di ricreare artificialmente il «Processo complesso che avviene nel Sole e 10 nelle altre stelle, in cui attraverso la fusione di nuclei leggeri di due o più atomi, si crea un nucleo più pesante e contemporaneamente si ha il rilascio (produzione) di energia» In Europa il progetto più interessante è ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor), un consorzio mondiale che sta lavorando da anni al progetto Tokamak. L’obbiettivo è quello di ottenere nel 2035 una reazione di fusione stabile di 500 MW prodotti per circa 60 minuti, per dare un’idea è paragonabile alla potenza che serve alla Provincia di Rimini e alla Repubblica di San Marino) costo , ad oggi, oltre i 20 miliardi di €, di seguito alcune foto di Cadarache in Francia, il luogo in cui si sta realizzando la centrale. Non è l’unica iniziativa al mondo, dopo oltre 40 anni di disinteresse, finalmente sembra che la FUSIONE NUCLEARE sia considerata da tutti come il futuro per la produzione dell’energia elettrica, è bene evidenziare che NON PRODUCE SCORIE RADIOTTATIVE, anidride carbonica e SI AUTOSPEGNE. Nel frattempo, si deve favorire: • la nascita delle comunità energetiche, che incentiverà anche il risparmio nel consumo dell’energia elettrica; • la sostituzione delle caldaie a gas con pompe di calore alimentate elettricamente, che tra l’altro spesso sono presenti per raffrescare; • La sostituzione dei fornelli a gas con piastre elettriche ad induzione; • La promozione nelle scuole della cultura del risparmio energetico. Il governo italiano, inoltre, dovrebbe dare degli obbiettivi da perseguire, comprensibili ai singoli cittadini, ad esempio una potenza massima per abitante per il 2050 come i 2000 W della Svizzera Infine, è importante affermare che la politica energetica sia fatta a livello Nazionale, essendo il territorio italiano un ambito minimo nel contesto mondiale e per evitare che se ne occupino degli incompetenti, come si sta verificando. 
Rimini, 26 aprile 2022 
Ing. Marco Moretti