martedì 3 maggio 2022

Le Armi della Pace.

Chiedete troppo. Parlo della propaganda nella versione piddino-lettiana, diversa da quella espressa dalla Sezione Vaticano, dal compagno Bersani, BB ovvero Bianca Berlinguer, Cacciari, senza citare Orsini, rifugiato nel Fatto Quotidiano. A Rimini, pensano alla prossima Capitale da sbandierare, dopo i successi della mobilità frisoniana. Il Carlino è sempre la "spalla" fiancheggiante. La parte "nobile" del gruppo dirigente ex comunista, pensa (in silenzio) diversamente. Avete sentito un sibilo dai Chicchi, Melucci, Fabbri (?), Gambini Golf, magari riportato, imprudentemente, dall'ammiraglia Nato di P.zza Cavour? Deve passare anche questa "nuttata". Chiedere di appoggiare Mario Draghi nell'aiuto a Kiev, fornendo materiale bellico è troppo, anche per indefessi occupatori di dorate poltrone. Però avete ragione: dopo quasi tre anni di indottrinamento, mascherine, clausura, vaccini miracolosi, immunità di gregge e perfino quarta dose per esaurire le scorte, "potevamo" bere anche la possibile fine del conflitto, regalando carri armati, droni, dollari, euro e munizioni. La guerra d'asporto, deve prolungarsi solo per nascondere debolezza, incapacità e inadeguatezza dell'America e della sua espressione bellica: Nato. Intanto per non cambiare il copione sono ricominciati gli sbarchi nel silenzio Lamorgese. Vorrei sapere dai leghisti raziocinanti, a cosa serve un segretario, nella incomprensibile veste del cameriere di governo? La "Ducetta" giustamente sta andando da sola, senza aspettare Salvini che aspetta Berlusconi. Una triste commedia che allontana elezioni e maggioranza. E' sparito anche Zelensky, terminata l'ottima recitazione del presidente martire del popolo. Quelli veri sono i cittadini ucraiani che pagano per tutti. Le lancette del possibile accordo si sono spostate verso Mosca. Dopo tre mesi di dura guerra, Putin "deve" mostrare la vittoria, la sistemazione perenne del Donbass ed i confini ad est ed ovest. Un risultato che poteva essere raggiunto subito. Merito di una propaganda americana, copiata dai giornaloni dipendenti. Non puoi mettere sullo stesso piano militare Ucraina e Russia, un comico ed un dittatore, con troppe patologie pericolose. L’opinione pubblica sta cambiando velocemente umore rispetto a due mesi fa. Il mainstream, quello dei talk show, ha modificato lo spartito. Si stanno riassestando anche partiti e movimenti, eccetto La Lega ferma nella sua ottusa posizione servile. Il Movimento 5 stelle si rianima, con il pericolo che la Sarti finalmente parli e Croatti smetta di copincollare. Conte nella versione 3 cerca una sua autonomia rappresentativa, dopo le "pulcinellate" di questi anni. Il Pd è quasi disperato. Gli ex se ne vanno, ancora non si capisce dove, le poltrone che occupano sono pesanti per un trasporto. L'alternativa che sembrava vincente si sta massacrando da sola. Il mondo nuovo lo abbiamo dejà vu: siamo un paese in rovina. 
massimo lugaresi