lunedì 30 maggio 2022

La Corsa ai Ripari

Dopo mesi di propaganda fondata sulla mistica e nuda figura di Zelensky, inizia la Corsa ai Ripari dai danni provocati dalle bugiarde intelligence. Secondo la vulgata aleggiante nel nostro paese, alimentata dai giornaloni, con l'ingresso ufficiale del Mattino e Messaggero, le uniche verità devono passare al vaglio piddino, rappresentato dall'insignificante Letta. Dipingono Lega e 5 Stelle come forze ormai dilaniate dalle correnti, mentre nel covo del Nazareno brilla L'Unità di una volta. Il governo Draghi sta offrendo le ultime esibizioni di una maggioranza inesistente o forzosamente aggregata. Ai giornaloni è rimasto il "ghigno" onnipotente del commissario al debito. L'Unione Europea è spaccata come fosse un Movimento a 5 Stelle. Le sanzioni ci hanno condotto in ostaggio. Dovevano massacrare la Russia. Continuamo a mandare armi e mercenari per sostenere una guerra persa in partenza. Non doveva iniziare anche e soprattutto per quello. Era una procura regalata da Biden. Gli occidentali devono obbedire tacendo. Il peggiore dei presidenti eletti per posta non è nemmmeno in grado di capire cosa ha combinato. Il paese allo sbando sembra proprio l'America. ex padrona del mondo grazie ai Nobel della Pace. Era il momento per consolidare l'Europa come forza autonoma. Invece si presenta frastagliata e divisa. I veri padroni come Francia e Germania curano i loro interessi alle volte coincidenti perfino con i nostri debiti. Avete dato a Putin ancora tre anni di vita, mentre lo specchio democratico sarebbe il dondolante Biden? Giochiamo una orrida partita per un'America malata che offre sprazzi di una società miscelata pericolosamente. Dobbiamo prendere lezioni da una civiltà come quella? Draghi ha finito (male) il suo tempo. Resettiamo la politica ed avviamoci a tentare l'ennesima rivoluzione. Hanno fallito anche i grillini. Venduto il marchio al migliore offerente, per caso sempre quello, sono rimasti in attesa della pensione. Capitanati da Gigetto degli Spalti. Troppi rischi per il Pd andare a votare nonostante gli sforzi per collocarlo al vertice dei desideri elettorali. Il centrodestra è inesistente, si riuniscono controvoglia solo per obblighi istituzionali, come a Rimini. Non è una coalizione, non si comporta come tale. Un agglomerato che per ragioni ataviche deve perdere, lo fa però facilmente. Lo attestano le elezioni locali, dove numeri e vincitori sono dettati dalle esigenze dei gruppi dominanti. Riccione è una Perla. Una funzionaria di un sindacato di cortile con passate esibizioni non entusiasmanti, contro il naturale successore della Tosi. A Rimini non c'è stata (giustamente) partita anche senza i parcheggi. A Riccione avete fatto un lungomare stupendo nella sua normalità e tanti posti auto senza nemmeno un supermercato. Che ca..volete di più?
massimo lugaresi