venerdì 1 luglio 2022

Fango di Governo

Quando c'è da immergersi nella me..lma della politica, Dagospia è il migliore sommozzatore, addestrato a resistere a lungo senza respirare. Le specialità del pregiato blog rimangono sempre tette e culi e magari sullo sfondo un pene del genere di moda. Ho letto l'articolo sulla vergognosa telefonata tra Draghi e ...Grillo. Altro personaggio che sprizza simpatia da tutti i pori dei capelli tinti di bianco e la barba (tinta) di nero. Il comico Zelensky, al confronto, sembra Ike Eisenhower. Vuole la testa (?) di Conte per rimuoverlo dai resti grillini. Nella faida a 5 stelle, Grillo aveva rivelato a Conte i contenuti della telefonata con il Premier mai eletto, tesa a "rimuovere" l'avvocato di Vulpinara dalla guida del M5S e Croatti. E' successo dopo le rivelazioni de La Stampa, un giornale tanto governativo quanto occidentale che parla bene solo del Pd e del Torino. Siamo alla guerra delle spie parlamentari. I servizi segreti non sono entrati in campo, siamo ancora nella tragicommedia all'italiana. Mario Draghi fuggito dal Vertice della Pace, chiama Beppe Grillo sempre in attesa della sentenza e lo invita a "far fuori" Conte che minaccia il suo governo a trazione piddino-berlusconiana? Il nocciolo di questa polemica nostrana sono i due mandati che impedirebbero ai fuggiti con Gigetto di essere rieletti. In realtà mancano i voti dei cittadini. Sarebbero pochi i fortunati che potranno godere del terzo mandato e banchi a rotelle. La stragrande maggioranza dei parlamentari chiede di "uscire" dal governo, mentre Salvini è prigioniero di Giorgetti. Un retroscena che "dovrebbe" mostrare un Mattarella su tutte le furie. Ci vorrebbe una Piazza Pulita del Parlamento. Magari quello che esce sarà peggio ma la colpa sarebbe della democrazia. Ci sono troppe armi ed impegni in mezzo. Abbiamo trasformato un paese quasi neutrale in un corriere della guerra su procura americana. L'intera europa corre su quel binario, mentre il potente Brics si trasforma nel "terroristico" Bricsia. Il lavoro di Draghi è sempre un successo.
massimo lugaresi