sabato 9 luglio 2022

Più in basso?

Di più, urla Draghi. Grano, Africa, migranti, Libia, un menù democratico allettante, merita la visita del Circo Draghi, al migliore dittatore, con ministri e paggetti. Erdogan non ci credeva, ha nelle mani mezzo Occidente e tutta la Nato con un sacco di grano e qualche milione di migranti per non mandare in crisi l'apparato (piddino) della solidarietà. La propaganda giornalistica, toccato il fondo, ha osato andare (riuscendo) più in basso. Hanno impaginato una delle peggiori esibizioni di triviale ed appecorata ubbidienza all'America, fintamente rappresentata da un presidente. La scusa sarebbe che il grano "bloccato" nei porti ucraini potrebbe provocare un esodo peggiore di quelli sempre concessi, con solo "attracchi" nei porti italiani. Un falso migrante vale 32 euro al giorno, moltiplicati per qualche anno con i ricongiungimenti. Un capitale per le cooperative, nate come funghi, anche senza pioggia. Puoi sempre contare sulle seconde generazioni per le Notti Rosa, nel caso dovesse durare. Il completamento di una serie di stupidità da campo largo che il Pd concede al suo mondo garantito. Inclusione e integrazione ..in stazione. La colpa è naturalmente di Putin, non certo delle "terribili" sanzioni che si sono abbattute sull'Europa e moltiplicate solo per l'Italia. Un tribolo d'incensi per Erdogan. In un giorno ripulito e lindo. I curdi festeggiano. Nessuno osa raccontare che il grano non esce senza il permesso russo, padrone dei porti. Quindi il dittatore (per scherzo), compie il gesto con l'assenso dei tumori putiniani. Però non si può scrivere su La Stampa che (penosamente) riporta che "Ankara avrà il compito di garantire al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che i russi non attaccheranno durante l'operazione di sblocco dell'export". Capito? Hanno raggiunto l'apice delle bugie. Più in basso? Forza ce la fate.
massimo lugaresi