venerdì 8 luglio 2022

Le joues sont faits

Dopo l'abbraccio con Erdogan, diventato per l' Occidente italiano il migliore dei dittatori eletti, grazie ad un sacco di grano e migranti a volontà, il nostro ineffabile Premier mai eletto, gioca "al dottore" con i grillini di Conte, sul lettino della psicanalisi. Sarebbero entrambi da curare con il voto. Giuseppi ha vissuto una breve stagione da "fidanzata" del Pd. Ha portato i voti di Croatti, quelli dei grillismo riccionese e adesso lo volete cacciare? Nel camaleontismo a 5 stelle, transitato dai no vax a Gnassi si trovano accucciati nella circonvallazione piddina. Ma non eravamo nemici? La stampa radical chic mena come un fabbro contro Letta colpevole della sveltina. Padre Draghi come il Pulcino Pio esibisce l'ennensimo miracolo secondo Repubblica. Dopo avere sminato il porto di Odessa e fatto transitare grano e finti profughi, si dedica al salvataggio della previdenza per due terzi del parlamento. Casini l'ha raggiunta da un cinquantennio. La propaganda associata, piddino-draghiana, ha dimenticato la guerra (persa) di Zelensky, anzi il comico ucraino sembra quasi un "problema" per la Nato. Vuole le armi, invece di una resa condizionata. Pagliacciate mortali. Hanno trovato nell'inesuaribile incubatoio sanitario anche una quinta variante di una variante. Sono quelle definibili "no voto". Draghi le offre in pastiglie, spesso supposte. 
massimo lugaresi